Il deputato del Movimento 5 Stelle Roberto Traversi ha depositato un’interrogazione scritta al Ministero delle Infrastrutture sui fatti accaduti il 26 agosto sul Ponte San Giorgio.
Ho appreso dalla stampa ligure che dell’incendio di un camioncino che trasportava olio e del relativo sversamento di liquido in fiamme sul nuovo ponte autostradale San Giorgio che sembra lo abbia danneggiato in maniera non grave.
L’olio che trasportava è colato sulla struttura e dentro l’impianto di raccolta delle acque piovane, di Ponte San Giorgio.
Sembra che le tubazioni si siano “cotte” per via delle alte temperature sviluppate dalla combustione.
«Fortunatamente – dice Traversi – lo sversamento è stato di entità limitata ma i danni, limitati e risolvibili, hanno evidenziato alcune criticità. La prima riguarda la possibilità che liquido infiammabile coli dal ponte finendo sulle parti sottostanti. Nell’occasione l’olio in fiamme è colato su un prato provocando un principio di incendio limitato e velocemente domato dai vigili del fuoco ma poteva colare su una strada percorsa da auto e persone a piedi. La seconda riguarda le norme anti incendio tenute in considerazione in fase di progettazione e costruzione del ponte».
L’impianto raccoglie le acque piovane di superficie e le convoglia, attraverso una rete di tubazioni, all’interno del ponte – che è cavo – e poi le scarica ai lati della struttura. «Cosa accadrebbe se un liquido infiammabile, magari benzina o idrocarburi in grado di generare un forte calore, dovessero sciogliere le tubazioni nelle quali scorre e sversarsi all’interno della struttura? Per questo ho chiesto al Mims, che so aver effettuato una ispezione dopo l’evento, di rendere note le eventuali problematiche emerse, anche a carattere progettuale, da questo incidente e, nel caso siano confermate, come si intende porre rimedio».