Le incertezze legate alla variante Delta del virus e quelle geopolitiche in medio Oriente, con l’avanzata dei talebani in Afghanistan, spingono al ribasso i listini europei, che aprono in negativo la prima seduta settimanale di Borsa.
In apertura Parigi segna un calo dello 0,67%, Francoforte dello 0,64% mentre Londra alle prime battute della seduta cede lo 0,71 per cento. Avvio di settimana negativo anche a Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che cede lo 0,62% a 26.487 punti.
In Asia, Tokyo lascia sul terreno l’1,62%.
A Milano in evidenza Atlantia (+1,14%), salgono anche Diasorin e Inwit, che guadagnano mezzo punto percentuale in avvio. Giù Leonardo (-1,80%), Moncler (-1,40%) e Saipem (-1,23%).
Petrolio in calo in avvio di giornata. Pesano la diffusione della variante Delta che mina le prospettive per la domanda globale e le attese per dati in arrivo sulle perforazioni in Usa. Il Wti con consegna a settembre cede l’1,2% a 67,60 dollari al barile. Giù anche il Brent a Londra, che scende sotto i 70 dollari, a 69,75 dollari (-1,2%).
I cambi: euro in lieve calo nei primi scambi sui mercati valutari europei. La moneta unica europea viene scambiata a 1,1788 dollari contro 1,1798 di venerdì. La valuta dell’Eurozona è in calo anche nei confronti dello yen, a 128,98.
Lo spread tra Btp e Bund tedesco apre a 102,1 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,542%.
Oro in calo sui mercati asiatici. Il metallo prezioso viene scambiato a 1.776,10 dollari l’oncia (-0,2%), dopo aver guadagnato l’1,5% venerdì.