È morto nella notte Beppe Costa, a causa di complicanze intervenute in seguito a un intervento chirurgico. Nato nel 1946, medico, ex consigliere comunale a Genova di Dc, Forza Italia e Pdl, attualmente era responsabile regionale dei Seniores di Forza Italia. Il suo punto di riferimento in Liguria era Claudio Scajola, ed era in contatto costante con Silvio Berlusconi.
Costa lascia un grande vuoto affettivo nelle persone che lo hanno frequentato, anche nel mondo della politica, probabilmente anche tra molti suoi avversari. Pacato, obiettivo, tollerante, osservatore acuto della realtà regionale e nazionale, sempre disponibile – in pratica in qualsiasi momento – a chi lo interpellava per avere informazioni o chiarimenti, esprimeva il meglio di quel mondo “cattolico-moderato” di cui era esponente.
Sicuramente per lui la politica voleva dire passione civica, non carriera. Medico, già presidente della XVL Usl Levante per quattro anni e per due anni amministratore unico della stessa XVI Usl, nei periodi di affermazione elettorale del suo schieramento avrebbe forse potuto aspirare a incarichi adeguati nel settore in cui era esperto. Non li ha avuti e non se ne è mai lamentato, come non è rimasto affatto deluso quando al momento di costituire la nuova giunta regionale del centro-destra non venne costituito l’organismo adibito alla tutela e alla valorizzazione della Terza Età che Berlusconi aveva suggerito e per il quale aveva indicato espressamente il suo nome.
Le alchimie e gli equilibri della politica avevano vanificato il disegno del leader degli azzurri, e Costa si era concentrato sui suoi compiti di militante di Forza Italia – in cui era molto attivo – e di presidente regionale dei Seniores. Spesso consultato da Berlusconi: «Forse – ci aveva confidato una volta – perché non gli chiedo mai niente».