La filiera digitale artigiana, secondo l’Istat, conta 1948 mila imprese in Liguria, che operano nella produzione di software ai servizi informatici, nella creazione di portali web e nell’elaborazione dati. Un settore caratterizzato da una forte impronta artigiana: con un numero pari a 4.943 addetti, pari al 75,3% di quelli totali della filiera digitale regionale, la Liguria è settima in Italia per incidenza di occupazione artigiana sul totale. Una presenza importante, in crescita, anche grazie agli incentivi regionali. «Sta crescendo la propensione delle imprese a investire, sostenuta dalla trasformazione digitale e dall’adozione di tecnologie 4.0 – osserva Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – Un’occasione di crescita del settore favorita anche dal recente bando “digitalizzazione” promosso dalla Regione Liguria, che auspichiamo possa essere riproposto nei prossimi mesi».
La domanda legata a questa filiera sta trainando la ripresa del settore dei servizi a livello nazionale: nel primo trimestre 2021 la produzione di software e consulenza informatica registra ricavi in salita del 10,7% rispetto al pre-Covid-19, mentre le attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici del +2,8%. Nel complesso, al primo trimestre 2021, su base annua, il fatturato delle imprese dei servizi digitali è pari a 55,3 miliardi di euro.
Imperia e La Spezia, in particolare, contano il 100% degli addetti del settore impiegati nell’artigianato: solo altre 23 province in Italia registrano la massima percentuale. A Imperia sono attive 224 microimprese artigiane con 549 gli addetti, mentre alla Spezia si contano 216 artigiani e 686 addetti. Per quello che riguarda le altre due province, a Genova le microimprese artigiane dei servizi digitali sono 1.232 e vi lavorano 3.073 persone, il 68,2% degli addetti totali del settore. A Savona, invece, le realtà attive nel perimetro digitale sono 276, per un totale di 635 addetti “artigiani”, l’85,8% del numero complessivo dei lavoratori del settore.