Il primo weekend di agosto, l’ultimo prima dell’introduzione del green pass, ha registrato 7 milioni di pernottamenti in tutta Italia, rappresentando un’autentica boccata di ossigeno per il turismo: rispetto allo stesso periodo del 2020, infatti, si è trattato di un aumento delle presenze di circa un milione, per un fatturato di 800 milioni di euro per le imprese della filiera, di cui una trentina di milioni nella sola Liguria. A stimarlo è Cst per Assoturismo-Confesercenti, sulla base dei risultati ottenuti attraverso l’analisi della disponibilità ricettiva sui principali portali delle agenzie di viaggio online, che ha rilevato la saturazione dell’offerta ricettiva nazionale disponibile sul web nel fine settimana appena trascorso. Proprio la Liguria ha fatto segnare il tasso di occupazione più elevato, pari al 94,2%, ben superiore alla media nazionale dell’83,1%.
Una ripresa che, osserva Confesercenti, non può certo essere ancora risolutiva, ma che è comunque testimone della voglia di viaggiare, del progressivo miglioramento della copertura vaccinale e delle temperature elevate, tutti fattori che contribuiscono a spingere il mercato di agosto. Complessivamente, tra venerdì e domenica scorsi si è registrato un tasso di occupazione dell’83% dell’offerta disponibile sui portali. I flussi dei turisti sono stati più consistenti verso le località di mare e di lago, con tassi di occupazione oltre il 90%, mentre un minor dinamismo delle prenotazioni è stato rilevato per le località termali (59,5%). Registrato anche un lieve miglioramento anche per le città d’arte, con un tasso di occupazione delle camere disponibili del 74,4%.
«Dopo un giugno ed un luglio più deboli delle attese, il primo weekend di agosto ha lanciato dei segnali incoraggianti per il turismo – commenta Vittorio Messina, presidente nazionale di Assoturismo –. Un’iniezione di fiducia di cui avevamo assolutamente bisogno, visto che il comparto viene da oltre un anno e mezzo di stop quasi totale, anche se preoccupa l’incertezza generata dalla quarta ondata è dal greenpass. Sarà importante dare continuità a questi numeri, evitando rigidità eccessive che frenino sul nascere la ripartenza del turismo».
Conferme ai dati e ai trend estivi arrivano dagli operatori del territorio. Per Ino Bonello, titolare dell’hotel Margherita di Diano Marina e coordinatore di Assohotel Liguria, «l’occupazione media nel ponente è altissima, di fatto esaurita nei weekend e non semplice nell’infrasettimanale, specie per le strutture alberghiere che offorno più servizi e per quelle extralberghiere non solo sulla costa, ma anche di prima collina. Grazie agli eventi programmati per settembre come Aromatica, Olioliva e Vele d’epoca, contiamo di poter aver un settembre di lavoro importante».
Fabio Serpi, titolare dell’hotel Victor e coordinatore di Assohotel Genova, con riferimento al capoluogo ligure parla di «situazione ancora complicata per le città d’arte e, a maggior ragione, delle city break come Genova. Anche se la promozione 1+1 elaborata dal Comune e dalle associazioni di categoria ha dato risultati positivi, sicuramente c’è ancora tanto da recuperare soprattutto nell’infrasettimanale; la strada comunque è quella giusta, speriamo di aver imboccato la via d’uscita dal Covid». Con riferimento al Tigullio, «la situazione da metà luglio è di saturazione fino almeno alla fine di agosto, per il prosieguo invece pesano le incertezze su greenpass e soprattutto le restrizioni alla mobilità internazionale da alcuni paesi per noi fondamentali, per esempio dalla Russia».
«Dati confermati anche per le Cinque Terre e lo spezzino, al completo di fatto fino alla fine di agosto – riferisce Eugenio Bordoni, titolare di Arbaspaa e coordinatore di Assoturismo La Spezia -. Si è visto anche qualche americano ma, sul quel versante, i numeri sono ancora molto indietro, per la parte finale della stagione pesano le incertezze già ricordate dal collega Serpi sui flussi internazionali».