Fatturato quasi raddoppiato nel primo semestre 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (da circa 11,5 milioni a 22,35 milioni), un totale di 65 aste, il 65% di lotti venduti (9.470 contro i 6.504 del 2020). Così Cambi Casa d’Aste chiude positivamente i risultati dei primi sei mesi dell’anno.
Una crescita solida e costante quella che ha caratterizzato i primi sei mesi di attività del 2021. I dipartimenti di design e di pittura e scultura antica detengono le percentuali più alte sul fatturato totale (+24%). Positivi anche i numeri del nuovo dipartimento di filatelia e storia postale, così come quelli della prima asta dedicata all’arte russa.
Tra gli oltre 9 mila lotti venduti, alcuni pezzi straordinari come la Jar in porcellana bianca e blu con decori floreali, Dinastia Yuan (1279-1368) battuta a 346 mila euro, e il record mondiale stabilito dalla vendita di Divano componibile modello Bazaar di Superstudio battuto a 156 mila euro. Tra i top lot anche il Ritratto di Elba di Antonio Ligabue, aggiudicato a 106 mila euro, opera straordinaria, visibile anche nelle prime scene di Volevo nascondermi (2020) il film dedicato al grande pittore del Novecento italiano, interpretato da Elio Germano.
Primati che attraversano i secoli con l’Othnielosaurus, il primo dinosauro venduto in Italia battuto per 300 mila euro, e Dystopian Visions, prima asta italiana di opere NFT, un evento con webinar collaterali per introdurre ai collezionisti più tradizionali questo nuovo mercato.
«Il semestre appena concluso ha sancito una stagione estremamente positiva per la nostra casa d’aste – sottolinea Matteo Cambi, presidente della casa d’aste – abbiamo registrato un +93% sul fatturato rispetto al primo semestre dell’anno passato, risultato sicuramente dovuto alla ripresa dopo l’immobilismo causato dalla pandemia, ma comunque estremamente positivo anche in relazione alle stagioni precedenti. Con il graduale ritorno alla normalità, abbiamo potuto riportare aste ed eventi alla dimensione fisica, passaggio fondamentale per ricostruire un rapporto diretto opere d’arte e beni da collezione, e vivere quindi a pieno il collezionismo».
Il 74% dei lotti sono stati aggiudicati in Italia, il rimanente 26% all’estero. Tra i principali clienti esteri, francesi, statunitensi, svizzeri e britannici.