Il tasso di occupazione dei dottori di ricerca dell’Università di Genova a un anno dal conseguimento del titolo è più alto della media nazionale: 94,4% contro 88,1%. Il dato emerge dal VI report sul profilo e sulla condizione occupazionale dei dottori di ricerca, realizzato dal consorzio interuniversitario AlmaLaurea.
AlmaLaurea ha analizzato le performance formative di 4.484 dottori di ricerca del 2020 di 30 atenei per realizzare il report sul loro profilo mentre sono stati contattati 5.380 dottori di ricerca del 2019 di 40 atenei, a un anno dal conseguimento del titolo, per realizzare il report sulla condizione occupazionale.
La condizione occupazionale dei dottori di ricerca UniGe
Il VI report sulla condizione occupazionale ha riguardato 279 dottori di ricerca del 2019 dell’Università di Genova, contattati a un anno dal conseguimento del titolo.
Il tasso di occupazione è pari al 94,4% mentre il tasso di disoccupazione, calcolato sulle forze lavoro ovvero su quanti sono inseriti nel mercato del lavoro, è pari al 3,6%. Il 40,3% degli occupati prosegue l’attività intrapresa prima del conseguimento del dottorato, mentre il 12,6% ha dichiarato di avere cambiato lavoro dopo il conseguimento del titolo; il 47,1% degli occupati si è inserito nel mercato del lavoro solo al termine del dottorato di ricerca.
Caratteristiche del lavoro svolto
Tra gli occupati a un anno dal conseguimento del dottorato, il 9%, svolge un’attività autonoma (come libero professionista, lavoratore in proprio, imprenditore, ecc.), mentre il 28,4% è assunto con un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato. Il 26,9% svolge un’attività sostenuta da assegno di ricerca, il 6,7% può contare su una borsa post-doc, di studio o di ricerca mentre il 23,9% dichiara di essere stato assunto con un contratto non standard (per la quasi totalità si tratta di contratti alle dipendenze a tempo determinato). Il 5,2% è impegnato con contratti formativi, lavori parasubordinati, altri tipi di lavoro autonomo o senza regolare contratto.
La retribuzione mensile netta dei dottori di ricerca è, in media, pari a 1.809 euro. Il lavoro part-time coinvolge l’8,2% degli occupati.
L’85,6% degli occupati svolge una professione intellettuale, scientifica e di elevata specializzazione: in particolare, il 40,9% è un ricercatore o tecnico laureato nell’università mentre il 44,7% svolge un’altra professione intellettuale, scientifica e di elevata specializzazione. Decisamente contenute le quote di occupati che svolgono altre professioni.
Il 69,6% ritiene che il titolo di dottore di ricerca sia molto efficace o efficace per il lavoro svolto, il 23,5% degli occupati dichiara che il titolo è abbastanza efficace per lo svolgimento del proprio lavoro, mentre il 7% ritiene che sia poco o per nulla efficace. Il 68,1% degli occupati dichiara di utilizzare in misura elevata le competenze acquisite durante il percorso di studio, il 28,6% le utilizza in misura ridotta, mentre il 3,4% dichiara di non utilizzarle per nulla.
Caratteristiche dell’impresa in cui lavorano i dottori di ricerca
Il 61,5% dei dottori di ricerca è occupato nel settore pubblico, il 33,1% in quello privato, mentre lo 5,4% è occupato nel settore non profit. Il settore dei servizi assorbe il 90% dei dottori di ricerca, mentre l’industria accoglie il 9,2% degli occupati; nessuno ha trovato impiego nel settore dell’agricoltura. L’86,2% degli occupati dichiara di lavorare al Nord, il 3,1% al Centro, mentre lo 0,8% al Sud. Infine, il 10% lavora all’estero.
Il profilo dei dottori di ricerca UniGe
I dottori di ricerca del 2020 dell’Università di Genova, coinvolti nel VI report sul profilo dei dottori di ricerca, sono 308. Il 5,3% dei dottori ha svolto un dottorato in collaborazione con le imprese (dottorato industriale o in alto apprendistato) e l’11,6% dei dottori di ricerca ha ottenuto un titolo congiunto o un titolo doppio/multiplo (joint degree o double/multiple degree).
Il 57,5% dei dottori di ricerca ha conseguito il dottorato nello stesso ateneo della laurea, il 29,6% in un ateneo italiano diverso da quello di conseguimento della laurea, mentre il 12,6% dei dottori ha ottenuto la laurea in un ateneo estero. La quota di dottori di ricerca con cittadinanza estera è il 17,9%.
Gli studenti che decidono di iscriversi a un corso di dottorato hanno ottenuto, in media, buone performance nel percorso di studio precedente; il 64,3% dei dottori di ricerca, laureatisi in Italia, ha conseguito la laurea di secondo livello ottenendo il massimo dei voti (110 e lode).
L’età media al dottorato di ricerca è pari a 32,4 anni e il 57,1% dei dottori ottiene il titolo di dottorato al massimo a 30 anni di età.