«Per tutti coloro che scrivono, raccontano, commentano su radio, tv, giornali, dibattiti politici e che continuano a dire che le Regioni sugli open day di Astrazeneca sono andate per conto loro e in ordine sparso, ecco la lettera inviata il 12 maggio dalla struttura commissariale che dipende da Palazzo Chigi e che riporta in maniera chiara il parere del Comitato tecnico scientifico sull’uso del vaccino. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, pubblicando il documento.
«Il Cts – si legge nel documento – non rileva motivi ostativi a che vengano organizzate dalle differenti realtà regionali iniziative, quali i vaccination day, mirate a offrire, in seguito ad adesione-richiesta volontaria, i vaccini a vettore adenovirale a tutti i soggetti di età superiore ai 18 anni». Toti conclude ribadendo che “ora ci aspettiamo un parere finalmente chiaro, definitivo e inequivocabile”.
Toti chiede «una parola chiara, definitiva e irreversibile sull’uso di Astrazeneca» al ministero della Salute, all’Agenzia del farmaco, all’Istituto di Sanità, al Comitato tecnico scientifico: «da Roma si esprimano senza ambiguità: ritengono che aumentare le vaccinazioni, e dunque usare anche Astrazeneca di cui abbiamo milioni di dosi, sia necessario per salvare vite umane? E, allora, si assumano la responsabilità di dirlo chiaramente, senza mettere sotto accusa chi segue le indicazioni in tal senso. Oppure, si ritiene di fare a meno di Astrazeneca, pur rallentando le vaccinazioni, perché è considerato troppo rischioso? Lo devono dire gli scienziati a Roma, una volta per sempre. Responsabilità e chiarezza. Per fare in modo, almeno, che questa drammatica morte non sia stata vana».