«Sosteniamo il referendum per una giustizia giusta promosso dal Partito Radicale con la convergenza della Lega. Come ha ben detto Emma Bonino, una giustizia giusta, responsabile, valutabile e non politicizzata, è una battaglia che radicali, liberal-socialisti e laici, portano avanti da alcuni decenni, ma ben vengano altre aree politiche su tale priorità». È quanto si legge in un comunicato stampa congiunto dei gruppi liguri di +Europa in Liguria, sottoscritto da avv. Mauro Gradi (membro Assemblea Nazionale +E), Gruppo Più Genova, Gruppo La Spezia, Gruppo Più Savona, Gruppo Più Imperia Sanremo.
«Ora – spiega il comunicato – sono maturi i tempi per una riforma della giustizia che vada nella direzione di: più potere alla Legge, meno potere ai magistrati. +Europa si attiva autonomamente, con varie iniziative, per contribuire al buon esito del referendum a cominciare dalla raccolta delle firme: oltre ai banchetti (con consiglieri comunali autenticatori), sarà possibile firmare per i sei quesiti referendari presso gli uffici elettorali dei Comuni capoluogo. La riforma della giustizia italiana è un fatto di civiltà, una priorità a tutela del nostro stato di diritto; a partire dai quesiti referendari: dalla responsabilità civile personale dei magistrati, alla separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri (per garantire la terzietà del giudice e la parità effettiva tra accusa e difesa), alla valutabilità dei magistrati anche da parte di non magistrati (professori universitari, avvocati), alla depoliticizzazione del consiglio superiore della magistratura (abolendo, intanto, liste e correnti), all’abrogazione degli automatismi giustizialisti della cosiddetta Legge Severino, alla carcerazione preventiva come extrema ratio (solo per i reati più gravi).
«+Europa – conclude la nota – c’è nella convinzione che ci sarà l’intera area liberal democratica e riformista».