Apertura in rosso per la Borsa di Milano e le principali piazze europee: nel Vecchio Continente a prendere la scena sono i timori per il rischio inflazione.
A Londra il Ftse 100 ha avviato le contrattazioni in calo dell’1,2% a 6.949 punti, a Parigi il Cac 40 cede lo 0,97% a 6.292 punti mentre a Francoforte il Dax arretra dello 0,96’% a 15.238 punti. Giù anche Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib in flessione dell’1,04% a 24.622 punti, per poi recuperare qualcosa dopo le prime battute (-0,60 alle 9,33).
Negativa anche la Borsa di Tokyo, che chiude in calo dell’1,28% dopo una giornata influenzata dai timori per una ripresa dell’inflazione negli Usa.
Sono i petroliferi e gli industriali a perdere terreno a Piazza Affari: dopo le prime contrattazioni giù Cnh Industrial (-1,87%), Prysmian (-1,80%), Amplifon (-1,36%), Exor (-1,16%) e Pirelli (-1,14%). Tra i pochi rialzi, spicca Banco Bpm (+0,66% dopo i primi scambi). Technogym (-9,42%) crolla dopo la cessione del 6% con una procedura accelerata.
Quotazioni del petrolio in calo sui dati di un aumento delle scorte e in vista della ripresa del negoziato con l’Iran sul nucleare. Il greggio Wti scende dell’1,08% a 64,78 dollari al barile; il Brent cede l’1,03% a 68 dollari.
Lo spread Btp/Bund apre a 120,6 punti base.
Sul mercato valutario, cambio euro/dollaro a 1.22358, cambio yen/euro a 133.40.
Restano sui massimi da tre mesi le quotazioni dell’oro sui mercati asiatici. Il lingotto con consegna immediata guadagna un altro 0,2% e passa di mano a 1.873 dollari l’oncia.