Un calo del fatturato di oltre un terzo tra 2020 e 2019 e prospettive incerte per il 50% delle micro e piccole imprese del settore.
Anche fotografi e tipografi, attività ad alta vocazione artigiana con oltre 500 micro e piccole imprese in Liguria, stanno affrontando una dura crisi da oltre un anno, a causa delle conseguenze legate alle restrizioni anti-contagio.
In particolare, la drastica riduzione di eventi pubblici e celebrazioni, lo stop al settore congressuale in presenza, le limitazioni alla mobilità e al turismo, le difficoltà del settore della pubblicità e il calo delle vendite di prodotti editoriali cartacei.
In Liguria il settore conta 288 micro e piccole tipografie artigiane e 231 fotografi artigiani. Le tipografie sono così suddivise tra le province: 164 a Genova, 61 a Savona, 32 a Imperia, 31 alla Spezia. Per quello che riguarda invece la fotografia, troviamo 109 micro e piccole imprese a Genova, 50 a Savona, 40 alla Spezia, 32 a Imperia.
A livello nazionale, a fine 2020, si contano 39.402 imprese tra fotografi e tipografi, di cui il 62,7% artigiane (24.702). Sono 25.662 i tipografi (55,3% nell’artigianato, pari a 14.198 imprese) e 13.740 i fotografi (76,4% nell’artigianato, pari a 10.504 imprese). In termini occupazionali queste imprese sommano 112.992 addetti, di cui ben 8 su 10 lavorano in una micro e piccola realtà artigiana.
«Un settore di cui si parla troppo poco, ma è uno dei più colpiti dalla crisi innescata dalla pandemia di Covid – commenta Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria –Tipografi e fotografi, negli ultimi anni, hanno per giunta dovuto fare i conti con gli effetti della rivoluzione digitale. E ora queste micro imprese, essendo parte dell’indotto legato al turismo, al settore congressuale e agli eventi, hanno subito un altro drastico calo di lavoro e di fatturato: sosteniamo quindi con forza le richieste avanzate al governo dalla Confartigianato nazionale».
Il riferimento è alle proposte di Confartigianato a sostegno del settore, che sono in sintesi l’Iva agevolata con aliquota al 5% o al 10% per la stampa su carta o cartone riciclati e credito d’imposta del 50% per depliant, volantini e manifesti.