Dalle ore 00.00 di oggi lunedì 26 maggio la Liguria è tornata in zona gialla in base al decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52 che ha disposto «l’applicazione di misure per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19».
Con la Liguria sono in zona gialla Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto e le province autonome di Bolzano e di Trento. Sono in zona arancione Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta. La Sardegna resta in zona rossa.
L’ingresso in zona gialla comporta nuove regole, nuovi permessi e divieti. Per quanto riguarda le misure introdotte da disposizioni nazionali per le regioni in zona gialla clicca qui.
«I dati ci confermano che stiamo andando nella direzione giusta – ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, nel corso di una diretta dalla propria pagina Facebook – in bocca al lupo a tutti noi. Passiamo da un lockdown che seppure soft è stato importante per alcune categorie. Saremo sicuri se continueremo a vaccinare così in fretta, siamo la prima regione per vaccinazioni, dobbiamo essere orgogliosi della nostra sanità, siamo primi in Italia anche per somministrazione di anticorpi monoclonali, facciamo tutto bene, bisogna che lo facciamo proprio tutti, anche coloro che escono da domani, serve un filo in più di attenzione perché saremo un filo più liberi».
Toti ha sottolineato che In Liguria sta scendendo l’incidenza del Covid. «È a 0,81 casi incidenti per giorno su 10.000 abitanti – ha precisato il governatore – siamo in discesa. Per le due province che hanno sofferto di più, Savona e Imperia, siamo 117 casi su 100 mila abitanti per settimana a Savona e a 143 su 100 mila a Imperia, in una media regionale di 127 su 100 mila, Tutte le province liguri si sono allineate».