Una ciclovia dei parchi liguri. È l’iniziativa proposta da Federparchi Liguria, nell’ambito dei progetti infrastrutturali che la Regione intende presentare nella componente regionale del Pnrr.
Il progetto coinvolge l’intero territorio regionale. Si caratterizza per nessun nuovo impatto, elevata sostenibilità, basso costo di realizzazione e rapidità attuativa.
Ecco le caratteristiche: sviluppo di circa 1000 km interamente su viabilità pubblica già esistente; partenza da Ventimiglia e arrivo alla Spezia con transito in 123 Comuni della
Liguria; interconnettibilità con reti analoghe nelle confinanti Francia e Regioni Piemonte,
Emilia Romagna e Toscana, con la “Ciclovia Tirrenica” in fase di progettazione e con
reti ciclabili di interesse e sviluppo locale; transito in tutti i 68 Comuni degli Enti Parco regionali e nazionali, delle Aree Protette locali, delle Riserve Naturali regionali, delle Aree Marine Protette nazionali e regionali, dei Giardini Botanici; bassi costi di realizzazione, limitati a: cartellonistica e segnaletica, stazioni di ricarica e-bike, sito web, carta turistica informativa; frequenti connessioni con l’Alta Via dei Monti Liguri; facilità di accesso a partenza, arrivo e numerosi punti intermedi da tutta la rete ferroviaria ligure; assenza di necessità autorizzative particolari; rapidità di realizzazione con costi estremamente contenuti.
L’itinerario è percorribile del tutto o in parte in entrambe le direzioni. Allo scopo di raggiungere tutte le mete previste si snoda tanto in aree costiere che in aree di montagna, con andamento continuativo a parte poche brevi deviazioni per raggiungere località non inseribili in modo continuativo nel percorso principale.
La ciclovia dei parchi liguri, secondo quanto spiega Federparchi, risponde alle indicazioni delle linee guida europee sul Next Generation Ue, in quanto ne raccoglie le prescrizioni in termini di transizione verde, sostenibilità ambientale, crescita intelligente, sostenibile e inclusiva verso coesione economica, occupazione, produttività, competitività, ricerca, sviluppo e innovazione e politiche per il rafforzamento del mercato unico, in particolare per le piccole e piccolissime imprese.
Inoltre, la presenza di motivazioni di interesse culturale, sociale e turistico lungo le località attraversate dall’itinerario comporta un fondamentale valore aggiunto, in quanto i frequentatori non si limiteranno al gesto sportivo ma tramite questo potranno partecipare a una “experience” in grado di coinvolgerli a 360 gradi, favorendo fra l’altro un diffuso “storytelling” di rimbalzo, in particolare attraverso i social network, in grado da fare da volano a un ulteriore allargamento della conoscenza del territorio ligure, delle sue bellezze e dei suoi valori a nuove fasce di pubblico.
In Liguria attualmente esistono alcuni percorsi di interesse ciclistico riguardanti anche l’entroterra, ma sono di fatto limitati ad alcune aree del ponente, grazie alla partecipazione degli enti locali a progetti transfrontalieri, mentre tutto l’entroterra di centro-levante è privo di percorsi, a parte la ciclovia dell’ardesia, peraltro in stato di semi abbandono.