La Camera del Lavoro di Genova, insieme alle categorie Cgil di Nidil, Filt Filcams, sostiene e promuove la mobilitazione nazionale dei rider proclamata per oggi venerdì 26 marzo a partire dalle 18.30 in piazza De Ferrari a Genova.
Secondo i sindacati durante la fase pandemica le aziende del food-delivery hanno visto aumentare a dismisura i propri fatturati senza che ci sia stato alcun miglioramento contrattuale e lavorativo per i riders che, fin dalla dichiarata emergenza sanitaria, sono diventati essenziali. Il 15 settembre 2020 è stato firmato da Assodelivery (l’associazione padronale del food delivery alla quale aderiscono Deliveroo, Glovo, SocialFood e Uber Eats) e Ugl un contratto per i riders che regolamenta il pagamento a cottimo e di fatto nega l’accesso ai diritti del lavoro subordinato, in quanto i rider sono considerati esclusivamente lavoratori autonomi.
La recente inchiesta della procura della Repubblica di Milano ha posto l’attenzione sull’estrema precarietà di questi lavoratori e sui diffusi comportamenti “illeciti” da parte delle aziende. L’indagine ha portato alla predisposizione di verbali in cui si prevede la ricostituzione di rapporti di lavoro di oltre 60 mila lavoratori a livello nazionale. Le aziende stanno facendo ricorso contro il provvedimento e la Cgil è disposta a dare tutta l’assistenza necessaria ai lavoratori interessati.
“L’inchiesta della procura di Milano – si legge nella nota – conferma ciò che da anni la Cgil rivendica: i rider devono avere diritto a tutele contrattuali effettive. Ai riders vanno riconosciuti i diritti derivanti dal rapporto di lavoro subordinato, devono essere tutelati e con un monte ore garantito; lavoratrici e lavoratori del settore devono avere una retribuzione oraria congrua (agganciata al Contratto nazionale della Logistica e Trasporti) che tenga in considerazione anche i tempi di attesa oltre ad un pacchetto di diritti irrinunciabili, quali malattia, ferie, tfr e permessi studio”.