Utile netto di 1,01 milioni di euro, quasi dimezzato rispetto agli 1,97 milioni del 2019 (-48,7%), positivo il risultato dei ricavi, in rialzo del 5,3% a 17,93 milioni. Così Maps, pmi innovativa del settore della digital transformation, archivia il 2020. Il cda ha approvato il bilancio dell’anno da poco concluso.
L’ebitda chiude a 3,4 milioni (da 3,8 milioni del 2019), ebitda margin del 19% (da 22,2%). Il margine operativo netto è pari a 0,8 milioni (da 1,9 milioni), mentre il valore della produzione sale del 5,35% a 19,6 milioni.
Nel 2020 l’incidenza dei canoni ricorrenti sui ricavi gestionali è pari al 28% (22% nel 2019) e il valore proforma includendo gli effetti dell’acquisizione del 100% di Scs Computers, perfezionata a ottobre 2020, è pari al 31%. La posizione finanziaria netta è pari a 7 milioni (da 4,4 milioni), un dato su cui hanno inciso in positivo gli aumenti di capitali conseguenti alla seconda e terza finestra di conversione dei warrant.
Come si legge nella nota della società, l’intenzione è quella di mantenere “una presenza in ambiti dove è presumibile che, nel breve periodo, i grandi investimenti vengano pianificati in tempi più ampi rispetto alle programmazioni iniziali. D’altra parte, il focus del gruppo si è sostanzialmente spostato in ambiti dove si confermano (anche in risposta all’emergenza sanitaria) rilevanti opportunità di crescita, primariamente il mercato della sanità”.