Nuovo verde, più sicurezza e fruibilità per i giardini Baltimora, noti anche come “giardini di plastica”. La giunta del Comune di Genova ha dato il via libera al progetto definitivo di rigenerazione.
Un intervento da 100 mila euro, reso possibile grazie a un finanziamento di 75 mila euro della Compagnia di San Paolo, che ha scelto il progetto del Comune di Genova, insieme ad altri 7, su un totale di 119 presentati al bando “Restauro Ambientale Sostenibile – Modelli sostenibili per la rigenerazione, la protezione e la valorizzazione del patrimonio naturale”. La restante parte della somma, 25 mila euro, provengono dal cofinanziamento del Comune.
Il progetto è la terza e ultima tappa del percorso di riqualificazione e recupero dei giardini Baltimora, in passato in stato di degrado sociale e architettonico. La risistemazione prevede da un lato lavori materiali e strutturali, dall’altro interventi sulla socialità e a favore della sostenibilità ambientale. I lavori partiranno in primavera e si concluderanno presumibilmente entro l’autunno.
Il primo tassello della riqualificazione sarà proprio il verde: su 3 mila metri quadrati di spazio verranno piantate nuove essenze arboree autoctone, scelte tra quelle che necessitano di minor manutenzione e sono più efficaci nell’assorbire le polveri sottili. Ci saranno nuove siepi, rampicanti, piante ornamentali, sempre verdi e nuovi alberi per sostituire quelli ammalorati. Tra le essenze scelte, la rosa canina, il fico, il mirto, il cisto femmina, il ginkgo biloba.
Verrà interamente rifatto il prato, con erba resistente e terreno drenante. Gli arbusti che oggi si prestano a diventare nascondigli per malintenzionati verranno potati, per ottenere un parco fruibile e sicuro per tutti.
“Vogliamo che i giardini Baltimora diventino davvero un parco per tutti, famiglie, giovani e lavoratori degli uffici della zona – spiegano in una nota del Comune il vicesindaco Pietro Piciocchi e l’assessore allo Sviluppo Economico e Patrimonio Stefano Garassino – I tre lotti degli interventi sono strettamente collegati e, nel loro insieme, sono articolati per rendere gradevole, ben frequentato e sicuro per tutti i fruitori questo angolo di verde. Inoltre, introducendo una gestione che si occuperà di organizzare eventi e curare il parco, ci ispiriamo al modello vincente dei giardini Luzzati perché la partecipazione è la prima arma contro il degrado e per tenere in vita e in buona salute gli spazi pubblici. Il parco potrà diventare sempre più un punto di riferimento per i residenti del Centro storico e di Carignano”.
Per quello che riguarda la restante parte di intervento, è stato realizzato un presidio fruibile al chiuso. L’area sotto i portici è stata delimitata con una vetrata ed è stato ricavato uno spazio di oltre 800 metri quadrati da destinare al coworking, pensato in particolare per i giovani lavoratori.
Il secondo lotto ha riguardato la messa in sicurezza del parco, con l’installazione di un impianto di videosorveglianza con dieci telecamere, il potenziamento dell’illuminazione, la dotazione di cancelli, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la sistemazione dei vialetti e dei muretti, dell’area cani e del percorso ginnico. I primi due lotti sono stati realizzati grazie a circa 400 mila euro dei fondi del decreto Sicurezza.
La gestione
È stato lanciato un bando di gara per trovare un soggetto che si occuperà della gestione degli spazi di coworking e al contempo della cura del parco, dalla manutenzione del verde all’organizzazione di attività. Nascerà anche un padiglione a scopo divulgativo-culturale in corrispondenza dei truogoli del Barabino e della zona che ospitava casa Paganini. È prevista anche la costruzione e gestione di uno spazio di ristoro-bar. La gara è in fase di aggiudicazione.
Sono anche state già individuate ulteriori piccole opere accessorie da finanziare con successive sponsorizzazioni, come il restauro dell’area giochi e dei percorsi culturali dei Truogoli del Barabino e delle Mura del Barbarossa.
Il progetto è stato seguito dalla direzione Progetti per la Città del Comune di Genova, mentre la progettazione definitiva ed esecutiva insieme alla direzione lavori è stata affidata in esterno.