Genova conferma e rafforza ulteriormente la propria posizione come porto più utilizzato dalle imprese manifatturiere di Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
È quanto emerge dal report “Corridoi ed efficienza logistica dei territori“, realizzato da Contship Italia Group in partnership con Srm & Srm Services nell’ambito delle attività di ricerca dell’Osservatorio Permanente sull’Economia dei Trasporti Marittimi e della Logistica. I risultati dell’indagine, effettuata nel 2020 tra 400 imprese manifatturiere che esportano e importano via mare tramite container, sono stati illustrati oggi nell’ambito dell’evento online “Shipping Forwarding & Logistics meet Industry“.
Alle aziende interpellate è stato chiesto di indicare quali siano “i due porti principalmente utilizzati per esportare e per importare”. Il porto di Genova è stato citato dall’85% degli esportatori (l’80% nel 2019) e dall’88% degli importatori (era il 73% nel 2019). La Spezia e Venezia vengono citati tra i due porti preferiti rispettivamente dal 17% e dal 33% delle imprese (con il dato di Venezia in forte crescita rispetto al 2019, +19%).
Da segnalare che il dato di Genova arriva a sfiorare (e addirittura raggiungere nel caso dell’import) il 100% per le aziende localizzate in Lombardia. Si attesta al 69% per l’export e al 79% per l’import in Veneto, mentre supera il 90% in export e sfiora l’80% in import nel caso delle aziende emiliane.
Quindi, nonostante Venezia resti uno dei principali porti di riferimento per le aziende venete (rientra tra le preferenze del 54% degli intervistati in export e il 46% in import), Genova mantiene il primato di porto maggiormente utilizzato, anche in Veneto. In questa regione, numerose preferenze sono state assegnate anche a Trieste (primo o secondo porto preferito, per il 22% delle aziende venete in export e per il 15% in import). Buona la performance di Venezia anche in Emilia Romagna (il porto viene scelto da circa il 45% delle imprese, sia in export che in import), alla quale si affianca il dato relativo al porto di Ravenna (scelto dal 22% delle aziende in export e 27% in import) e della Spezia (18% in export e 21% in import).
Il trasporto su strada resta la principale modalità di collegamento con i porti liguri: viene scelto dall’84% delle aziende lombarde che esportano dal porto di Genova, mentre il 16% sceglie il trasporto intermodale. Verso La Spezia il 47% delle merci lombarde viaggia su strada, mentre il 53% anche su ferro. Dal Veneto il 96% delle merci pronte a salpare da Genova o La Spezia sono arrivate in Liguria passando per le autostrade, lo stesso si può dire per i collegamenti dall’Emilia Romagna.
Il report riserva infine uno spazio anche ai distretti industriali, focalizzandosi in particolare sul distretto industriale delle ceramiche di Modena e Reggio Emilia: similmente a quanto emerge dal campione di imprese emiliane, il totale delle imprese di questo distretto utilizza Genova come porto di partenza e circa la metà (46%) si serve del porto di Venezia. Inoltre, la percentuale di imprese che cita La Spezia tra i primi due porti utilizzati per l’export (27%) è superiore a quella emersa per il totale delle imprese emiliane (18%).