La giunta regionale ha approvato, su proposta del vicepresidente e assessore alla Pesca e Acquacoltura Alessandro Piana, le disposizioni sui criteri di riparto dei fondi da destinare alle associazioni delle imprese di pesca e acquacoltura per la realizzazione di programmi di assistenza tecnica a sostegno del settore, secondo gli obiettivi 2021.
Viene garantita in questo modo la continuità degli interventi già avviati in favore delle imprese dal 2018 e la tutela dell’ecosistema marino, la vigilanza sulla concorrenza e la promozione della competitività e vengono assicurati i servizi minimi (assistenza generalizzata alle marinerie liguri, alla compilazione trimestrale del DB flotta e acquacoltura e attività di sportello), quelli di supporto e sviluppo, le attività performanti o necessarie al pieno raggiungimento degli obiettivi regionali.
«Si tratta di un’iniziativa mirata a dare continuità ai programmi di assistenza tecnica – dichiara Piana – che conferma l’attenzione della Regione Liguria, in unione con le associazioni e i Flag liguri (Fisheries Local Action Group), a un comparto tradizionalmente qualificante per la nostra economia, garanzia di genuinità e qualità della nostra dieta mediterranea. Una normativa trasparente, accessibile, che viene incontro concretamente alle esigenze delle imprese».
La capienza del programma si basa sulle risorse allocate sul capitolo 695 – Missione 16 “Agricoltura, Politiche Agroalimentari e Pesca”, Programma 02 “Caccia e Pesca” del Bilancio per l’esercizio 2021 di complessivi 120 mila euro.
Qualora si rendessero disponibili ulteriori risorse economiche nell’assestamento del bilancio regionale, le associazioni dovranno integrare i servizi previsti con diverse attività tra cui i servizi orizzontali (ad esempio studi, convegni, seminari, attività facoltative) e le azioni necessarie a garantire il pieno raggiungimento degli obiettivi regionali.
I programmi di assistenza tecnica devono essere presentati entro il termine del 28 febbraio 2021. Le domande ritenute ammissibili saranno finanziate proporzionalmente alla rappresentatività delle associazioni che hanno presentato l’istanza, calcolata sul numero di barche di pesca professionale e del numero di imprese di acquacoltura associate.