Le prenotazioni del vaccino anti Covid-19 per gli ultraottantenni saranno possibili solo a partire dal 15 febbraio.
Lo rende noto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, al termine della riunione con i vertici delle Asl, di Alisa e di Liguria Digitale: «Occorrono alcune avvertenze − fa sapere il presidente − tra cui quella di non cercare, al momento, le indicazioni su come prenotare attraverso i medici di medicina generale, le farmacie o il sito della Regione, perché i dettagli li avremo all’inizio della prossima settimana e le prenotazioni saranno possibili dal 15 febbraio. In questo momento i medici di medicina generale, i farmacisti e anche i sindaci, che stanno lavorando con le Asl per l’individuazione degli spazi destinati alle vaccinazioni, non hanno certezze sulle consegne dei vaccini e sulla loro quantità».
«Le prime vaccinazioni – prosegue il presidente – saranno effettuate il 12, 13 e 14 febbraio a un campione della popolazione target degli ultra 80enni, selezionato sulla base di criteri in corso di valutazione e saranno chiamati direttamente dalle aziende sanitarie. Questo perché dal 12 febbraio avremo a disposizione dosi di vaccino sufficienti per iniziare ad affiancare alle vaccinazioni rivolte a sanitari e rsa anche quelle rivolte agli over 80, evitando che il sistema vada in crash come accaduto altrove e per iniziare a costruire le agende delle prenotazioni grazie a una sorta di Vaccine Day».
Proprio sul tema vaccini oggi sono previste una serie di riunioni, prima tra i governatori e poi con il commissario Arcuri e il governo: al centro la questione della distribuzione, sollevata da più Regioni, alla luce dei tagli annunciati dalle case farmaceutiche e del via libera al vaccino di AstraZeneca: «È evidente che se ci siamo dati, a livello nazionale, degli obiettivi di target di popolazione, ovvero vaccinare prima di tutto le persone più fragili per poi proseguire progressivamente con quelli meno fragili e con minor rischio di complicanze, ospedalizzazioni e decesso, è chiaro anche che la struttura commissariale se ne deve fare interprete, consegnando alle Regioni un numero di vaccini in proporzione ai soggetti che dobbiamo raggiungere e non in base al generico numero di abitanti di un territorio perché questo falserebbe l’uguaglianza del trattamento sanitario», commenta Toti.
Vaccini: i numeri delle somministrazioni
A oggi sono 79.240 le dosi di vaccino consegnate in Liguria e 63.247 quelle somministrate, l’80% dello stoccato. Per quanto riguarda il vaccino AstraZeneca, Toti ha sottolineato: «Prima di avere un piano di programmazione su questi vaccini, aspettiamo che il ministero della Salute adotti le determinazioni sul suo utilizzo». Nel frattempo, una nota dell’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, precisa che “a seguito delle numerose interpretazioni di stampa delle ultime ore, la posizione della Commissione tecnico scientifica è rimasta invariata rispetto a quella espressa nella riunione del 30 gennaio. In attesa di ulteriori studi, l’indicazione per il vaccino AstraZeneca resta preferenzialmente per la popolazione tra i 18 e 55 anni e senza patologie gravi, per la quale sono disponibili dati più solidi. Si attendono maggiori evidenze sul rapporto beneficio/rischio del vaccino prima di suggerirne la somministrazione nei soggetti di età più avanzata”.
Covid-19 e scuole
Con l’apertura delle scuole superiori al 50%, ormai da quasi un mese, il presidente Toti ha fatto il punto anche sui contagi e le quarantene nel sistema scolastico: «La riapertura delle scuole è un fatto assolutamente doveroso e tuttavia, nonostante un sistema che in Liguria ha funzionato, con l’hub del Gaslini e un controllo serrato, ovviamente la scuola ha avuto e ha oggi il suo peso nella circolazione del virus». Cosa dicono i dati (dalla ripresa della scuola, il 7 gennaio, a oggi):
Asl 1
61 classi in quarantena (13 scuole dell’infanzia, 20 elementari, 19 medie, 7 superiori, 2 istituti professionali). Complessivamente sono stati poste in quarantena 25 persone tra il personale scolastico (docenti e Ata) oltre a 136 studenti (di cui 7 universitari).
Asl 2
Circa 16 classi (elementari e medie) per 310 alunni e 25 insegnanti in quarantena.
Asl 3
43 classi in quarantena, di cui 13 medie, 11 infanzia, 13 primarie e 6 superiori.
Dall’inizio dell’anno scolastico, a settembre, sono entrate in quarantena 1.007 classi di vario ordine e grado.
Asl 4
19 classi in quarantena, per tot 400 alunni in quarantena di cui: 6 classi scuola primaria (136 alunni in quarantena) e 13 classi medie (264 alunni). Fotografia di oggi: 5 classi in quarantena (1 primaria e 4 secondarie di I grado) per un totale di 100 alunni.
Asl 5
25 classi in quarantena totali 455 alunni in quarantena. Sono 7 scuole dell’infanzia, 10 elementari, 10 medie e 1 classe di una scuola superiore (aperte da 1 settimana).