Alstom, gruppo industriale francese che opera nel settore della costruzione di treni e infrastrutture ferroviarie, completa l’acquisizione di Bombardier Transportation. Lo annuncia l’azienda in una nota stampa.
Con l’acquisizione Alstom rafforzerà la propria leadership nel crescente mercato della mobilità sostenibile, raggiungendo una dimensione importante in tutte le aree geografiche. Il gruppo allargato ha un fatturato proforma combinato di circa 15,7 miliardi di euro e 71,1 miliardi di euro di arretrato combinato. Impiega 75 mila persone in tutto il mondo in 70 Paesi, ha capacità di ricerca e sviluppo senza precedenti e un portafoglio completo di prodotti e soluzioni.
Nel materiale rotabile, il nuovo portafoglio integrato di Alstom andrà dalla metropolitana leggera ai treni ad altissima velocità, compresi nuovi prodotti strategici come il people mover e la monorotaia.
Con una flotta di 150 mila veicoli, Alstom avrà la più grande base installata al mondo. La sua linea di prodotti di segnalamento guadagna una scala significativa, diventando il numero 2 a livello mondiale in termini di ricavi, acquisendo capacità tecnologiche e capacità commerciali in mercati strategici, complementari a quelli di Alstom.
“Alstom proseguirà e perfezionerà la vendita di alcune attività del Gruppo combinato in linea con gli impegni descritti nel comunicato stampa della Commissione Europea del 31 luglio 2020. Le cessioni rispetteranno tutti i processi sociali applicabili e le consultazioni con gli organi dei rappresentanti dei lavoratori”.
«Accogliamo con favore l’acquisizione di Bombardier da parte di Alstom, ma è necessario al più presto un incontro, anche alla presenza delle sigle sindacali, per chiarire la missione produttiva che riserverà la multinazionale francese al sito di Vado Ligure», è il commento dell’assessore allo Sviluppo economico, Andrea Benveduti, in merito al passaggio di Bombardier Transportation Italy ad Alstom.
«Regione Liguria vigilerà per far sì che questa sia finalmente un’occasione di rilancio – aggiunge Benveduti – a oggi Vado Ligure può contare su commesse che garantiranno lavoro fino alla fine dell’anno prossimo, ma occorre avere un piano industriale che tuteli la strategicità dei siti produttivi nazionali di Bombardier e salvaguardi l’attuale occupazione. Vorremmo per esempio avere rassicurazioni sull’integrazione dello stabilimento ligure, che oggi può contare sulla professionalità di circa 500 lavoratori, con quello di Savigiliano (CN) di Alstom, centro d’eccellenza per i treni ad alta velocità e a soli 100 km di distanza».