È diventato operativo il contratto firmato da Ansaldo Nucleare e il suo partner Monsud con Fusion for Energy (F4E), l’organizzazione dell’Unione Europea che gestisce il contributo dell’Europa a Iter (International Thermonuclear Experimental Reactor), per il sistema di emergenza di distribuzione dell’energia elettrica. Una gigantesca macchina nata da una collaborazione internazionale di centri di ricerca, università e industrie di Unione Europea, Giappone, Federazione Russa, Stati Uniti, Cina, Corea del Sud e India. Fondamentale il contributo dell’Italia.
Il valore del contratto è di 105 milioni di euro per un periodo di cinque anni. Questo contratto comprende la progettazione, l’implementazione, il collaudo e la messa in servizio del sistema, oltre la progettazione e la costruzione dei rispettivi edifici. Il sistema di emergenza di distribuzione dell’elettricità fornirà energia a sistemi e componenti il cui funzionamento garantisce che Iter, il più grande impianto di fusione, possa essere mantenuto in modalità sicura in caso di perdita di alimentazione fuori sito e/o interruzione della rete esterna.
Ansaldo Nucleare integrerà e coordinerà diverse aree di competenza per completare questa infrastruttura critica.
L’infrastruttura si trova nel Sud della Francia, a Cadarache: qui, a luglio 2020, è iniziato l’assemblaggio del reattore sperimentale Iter, diametro di 30 metri, altrettanti in altezza (circa come un palazzo di dieci piani).
Johannes Schwemmer, direttore di Fusion for Energy (F4E), ha dichiarato: «Con la firma di questo importante contratto la nostra partnership con Ansaldo Nucleare si rafforza ulteriormente. Contiamo sulla loro esperienza per garantire il completamento con successo di questo sistema essenziale per il progetto Iter».
Ansaldo Nucleare, società del Gruppo Ansaldo Energia, è stata coinvolta fin dall’inizio del progetto Iter, compresa la produzione della parte europea del vacuum vessel e il suo assemblaggio, sotto la leadership del Dynamic Consortium.
«Ansaldo Nucleare e il suo partner Monsud sono onorati di essere stati selezionati da F4E per progettare, costruire e mettere in servizio le infrastrutture e gli edifici necessari per l’alimentazione a sicurezza del più grande impianto di fusione. Quest’ultimo contratto conferma l’importanza strategica dell’energia da fusione per il gruppo Ansaldo Energia, mobilitando le sue migliori risorse per il successo di un progetto così ambizioso», ha spiegato Luca Manuelli, ceo di Ansaldo Nucleare.
Nel 2023 si prevede la fase di test dei singoli sistemi e nel 2024 si calcola di passare alla fase di test globale della macchina. Nel 2025 il reattore potrebbe già cominciare a funzionare per dimostrare la fattibilità scientifica e tecnologica della fusione come fonte di energia, sicura, pulita e inesauribile.