Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil denunciano lo stallo delle trattative nazionali per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro per gli operatori della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza, scaduto da 57 mesi.
I sindacati hanno dunque proclamato lo stato di agitazione del personale con presìdi in tutta Italia. Gli appuntamenti liguri sono fissati per lunedì 21 dicembre alle 10 sotto le prefetture di Savona, La Spezia e Imperia, alle 11 a Genova. Il 24 dicembre si terrà lo sciopero del settore per l’intera giornata.
“Tutti i tentativi delle organizzazioni sindacali per giungere a un accordo teso a migliorare le condizioni contrattuali di migliaia di lavoratrici e lavoratori si sono scontrati con la netta ostilità delle associazioni datoriali – si legge nella nota – il cui unico obiettivo è la conservazione e persino il peggioramento delle norme del rapporto di lavoro. Tutto ciò in un momento drammatico per il Paese, nel quale, invece, servirebbe uno sforzo comune per garantire equilibrio sociale e un corretto rapporto fra tutela della sicurezza e del lavoro fondato su stabilità occupazionale, dignità del tempo di vita e difesa del potere d’acquisto”.
“Durante questi mesi di emergenza sanitaria la vigilanza privata – si legge ancora nella nota – è chiamata a un impegno ancora più gravoso per consentire ai cittadini e alle imprese di affrontare la situazione: migliaia di lavoratrici e lavoratori hanno continuato a operare gestendo la sicurezza e consentendo l’attività di enti pubblici e imprese private, lavorando spesso in condizioni di precaria sicurezza. Le associazioni datoriali hanno sistematicamente osteggiato il rinnovo del contratto e oggi invocano l’alibi dell’emergenza: un tentativo inaccettabile, offensivo e prevaricatore nei confronti degli operatori, una strategia che in anni ha portato il settore a ridursi a una giungla in cui livelli di concorrenza imbarbariti, appalti al massimo ribasso, pirateria contrattuale, violazioni di norme per l’esercizio dell’attività si scaricano sulla vita delle guardie giurate e degli addetti alla sicurezza”.