Al 9 novembre 2020 in Liguria si contano 11.242 persone poste in isolamento domiciliare. Si tratta di persone positive al Covid-19 che, manifestando sintomi non gravi o addirittura asintomatiche, restano a casa, isolate dalla comunità, in attesa di guarire dall’infezione.
Alisa ha predisposto un vademecum in cui precisa la durata dell’isolamento (a seconda delle varie combinazioni di positività e sintomaticità) e soprattutto i comportamenti da adottare per trascorrere questo periodo nel modo corretto, sia nei confronti dello stesso contagiato, sia nei confronti delle persone con cui vive a stretto contatto.
Cosa significa restare in isolamento?
L’isolamento dei casi di documentata infezione da coronavirus (SARS-CoV-2) si riferisce alla separazione delle persone infette dal resto della comunità per la durata del periodo di contagiosità, in ambiente e condizioni tali da prevenire la trasmissione dell’infezione.
Quanto dura l’isolamento?
• Chi risulta positivo alla ricerca di coronavirus (SARS-CoV-2) e non manifesta sintomi deve rimanere in isolamento per almeno 10 giorni dalla comparsa della positività ed effettuare un nuovo test molecolare di verifica dopo tale periodo: potrà rientrare in comunità solo a seguito di risultato negativo, previa valutazione da parte della Asl.
• Chi risulta positivo alla ricerca di Coronavirus (SARS-CoV-2) e manifesta sintomi deve rimanere in isolamento per almeno 10 giorni ed effettuare un nuovo test molecolare di verifica dopo tale periodo: potrà rientrare in comunità solo a seguito di risultato negativo, eseguito dopo 3 giorni dalla fine dei sintomi, e previa valutazione da parte della Asl.
• Chi risulta positivo alla ricerca di Coronavirus (SARS-CoV-2) e continua a risultare positivo al test molecolare a effettuazione dei tamponi di verifica, deve rimanere in isolamento fino al 21esimo giorno dalla comparsa dei sintomi e potrà rientrare in comunità solo se trascorsi almeno 7 giorni dalla fine dei sintomi e previa valutazione da parte della Asl.
Link utili:
Cosa bisogna fare?
• Non avere contatti sociali né effettuare spostamenti e/o viaggi.
• In presenza di conviventi, rimanere in una specifica stanza ben ventilata e utilizzare un bagno separato (se disponibile).
• In presenza di conviventi, limitare i movimenti nella casa e ridurre al minimo lo spazio condiviso.
• Se non è possibile evitare di condividere degli spazi è necessario che tutte le persone presenti indossino una mascherina chirurgica e rispettino il distanziamento fisico (mantenendo una distanza di almeno 2 metri).
• Quando è necessario che una persona entri nella stanza in cui il soggetto positivo è in isolamento, entrambi devono indossare una mascherina chirurgica e bisogna arieggiare la stanza.
• Evitare di condividere spazi con persone che sono a più alto rischio di sviluppare forme gravi di malattia (per esempio over 65 e persone con altre patologie sottostanti).
• Chiedere ad amici o familiari che non sono in isolamento/quarantena di andare a fare la spesa oppure usufruire dei servizi di consegna a casa che molti supermercati offrono (modalità di ordine online oppure tramite telefonata).
• Evitare di condividere oggetti personali come spazzolini da denti, asciugamani, salviette, lenzuola, utensili da cucina non lavati, bevande, telefoni, computer o altri dispositivi elettronici con altre persone/familiari/ conviventi.
Igiene respiratoria e delle mani
È necessario osservare le comuni misure atte a prevenire la diffusione delle malattie trasmesse per via respiratoria e per contatto, e in particolare:
• Tossire o starnutire sempre nella piega del braccio/gomito, mai nella mano, oppure coprire naso e bocca con una mascherina chirurgica o con un fazzoletto.
• Dopo l’utilizzo di un fazzoletto, è opportuno smaltirlo in un contenitore per rifiuti rivestito e lavare immediatamente le mani.
• Lavare le mani frequentemente con acqua e sapone per almeno 20 secondi, in particolare: prima e dopo la preparazione del cibo; prima e dopo aver mangiato; dopo aver usato il bagno; prima e dopo l’uso di una mascherina; dopo lo smaltimento dei rifiuti o la manipolazione di biancheria contaminata; ogni volta che le mani sembrano sporche.
• Se il sapone e l’acqua non sono disponibili, le mani possono essere pulite con un disinfettante per mani a base alcolica che contenga almeno il 60% di alcol, ricoprendo tutta la superficie delle mani (es. fronte e retro delle mani e tra le dita) e strofinandole insieme finché non siano asciutte. Per mani visibilmente sporche, rimuovere prima lo sporco con un panno, quindi utilizzare la soluzione alcolica.
• Evitare di toccare gli occhi, il naso e la bocca con le mani non lavate.
Disinfezione degli ambienti
• Pulire e disinfettare almeno una volta al giorno tutte le superfici che vengono toccate di frequente, come le maniglie delle porte e finestre, i telefoni, le tastiere, i tablet, ecc. Inoltre, pulire e disinfettare immediatamente eventuali superfici che potrebbero essere contaminati da fluidi corporei come sangue o feci.
• Pulire con acqua e un detergente comune e successivamente sanificare con una soluzione di candeggina diluita (esempio:1 bicchiere di candeggina diluito con 9 bicchieri di acqua).
• Lavare vestiti, lenzuola, asciugamani, ecc. a 60-90°C con un normale detersivo e asciugare accuratamente.
Rifiuti
• Tutti i rifiuti (plastica, vetro, carta, umido, metallo e indifferenziata) vanno gettati nello stesso contenitore utilizzato per la raccolta indifferenziata.
• Anche i fazzoletti o i rotoli di carta, le mascherine, i guanti, e i teli monouso vanno gettati nello stesso contenitore per la raccolta indifferenziata.
• Indossando guanti monouso, chiudere bene i sacchetti senza schiacciarli con le mani utilizzando dei lacci di chiusura o nastro adesivo. Una volta chiusi i sacchetti, i guanti usati vanno gettati nei nuovi sacchetti preparati per la raccolta indifferenziata (due o tre sacchetti possibilmente resistenti, uno dentro l’altro). Subito dopo lavare le mani.
• Gli animali da compagnia non devono accedere negli spazi in cui sono presenti i sacchetti di rifiuti.
Si potrà ricominciare a fare la raccolta differenziata quando nella sua abitazione avrete tutti terminato il periodo di isolamento/quarantena.
Fare attenzione alla comparsa o al peggioramento di sintomi
• Se è asintomatico, è opportuno misurare la temperatura corporea due volte al giorno, annotandola in modo da poter essere riferita all’operatore sanitario che La contatterà, e faccia attenzione a eventuali sintomi compatibili con coronavirus Covid-19. In caso di comparsa di segni/sintomi compatibili, consultare immediatamente il medico di medicina generale.
Sarà contattato dal personale sanitario per avere notizie sulle condizioni di salute, per accertare l’assenza di febbre o di altra sintomatologia, nonché per espletare le procedure di tracciamento dei contatti (o contact tracing). È importante restare in contatto con il proprio medico di famiglia.
In caso di insorgenza di sintomatologia sospetta (febbre, tosse, difficoltà respiratoria improvvisa ecc.) deve:
• Consultare immediatamente il proprio medico curante se i sintomi peggiorano. Se ha difficoltà respiratorie, chiamare il 112 o 118.
• Se dovesse avere la necessità di chiamare un’ambulanza, informi il personale di essere affetto da Covid-19 e indossi una mascherina chirurgica durante il trasporto.
Contact tracing
La ricerca dei contatti (o contact tracing) è uno strumento fondamentale di sanità pubblica per la prevenzione e il controllo della diffusione delle malattie trasmissibili da persona a persona, che viene utilizzato quotidianamente per il controllo di varie malattie infettive. L’obiettivo è quello di identificare rapidamente le persone esposte a casi esistenti, in quanto potenziali casi secondari, e prevenire l’ulteriore trasmissione dell’infezione.
È opportuno che fin da ora Lei avvisi le persone con cui è entrato in contatto a partire dai 2 giorni antecedenti l’effettuazione del tampone, qualora non abbia mai sviluppato sintomi, o a partire dai 2 giorni antecedenti l’esordio dei sintomi.
Quali sono le disposizioni per i contatti stretti?
Si definisce contatto stretto chiunque abbia avuto contatti con un caso Covid-19 nell’arco di un periodo di tempo compreso tra le 48 ore prima dell’insorgenza dei sintomi (o del tampone positivo in caso di soggetto senza sintomi) e il termine del periodo di isolamento del soggetto infetto:
- per più di 15 minuti a una distanza inferiore ai 2 metri;
- se c’è stato contatto fisico o un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso Covid-19;
- se avvenuto in ambiente chiuso per più di 15 minuti.
I contatti stretti di caso confermato devono rimanere a casa. È necessario garantire adeguato isolamento dai componenti del nucleo familiare che non hanno avuto contatto diretto con il soggetto infetto.
Tutti i contatti stretti verranno chiamati dal personale del Dipartimento di Prevenzione della loro Asl di riferimento.