Ebitda +1% grazie all’incremento del 28% degli investimenti e alla natura multibusiness e fortemente integrata del gruppo che ha permesso di contrastare uno scenario energetico, climatico e sanitario negativo, ricavi in calo del 17,6% a 2,6 miliardi di euro a causa di uno scenario energetico e climatico particolarmente sfavorevole. È quanto emerge dai risultati di Iren al 30 settembre 2019, approvati dal cda.
«Il gruppo – si legge nella nota di Iren – ha chiuso i primi 9 mesi con ricavi in calo del 17,6% a 2,6 miliardi di euro a causa di uno scenario energetico e climatico particolarmente sfavorevole. Tale calo non si è però riflesso in una perdita di marginalità che si è attestata a 653 milioni di euro (+1,1% al netto degli elementi non ricorrenti sopracitati). La flessione delle Business Unit Energia e Ambiente è infatti stata completamente assorbita dai miglioramenti della marginalità delle divisioni Mercato e Reti. L’utile netto di gruppo è pari a 153 milioni di euro (-6,9% escludendo i già citati elementi non ricorrenti).
«La natura multibusiness e fortemente integrata del gruppo – spiega il presidente di Iren Renato Boero – ha permesso di affrontare uno scenario particolarmente complesso senza provocare impatti sulla marginalità della società, a conferma della straordinaria resilienza di Iren che, in un periodo caratterizzato dall’emergenza sanitaria Covid-19, ha continuato a erogare servizi con il medesimo livello di efficienza e qualità. La significativa crescita della base clienti, pari a oltre 57.000 unità, registrata nei settori energetici ne è ulteriore testimonianza».
«I risultati del periodo – commenta Massimiliano Bianco, amministratore delegato del gruppo – confermano la capacità del gruppo di operare in un contesto imprevedibile e fortemente condizionato da eventi esogeni. 414 milioni di euro di investimenti (+28%), volti al raggiungimento degli obiettivi strategici declinati nell’ultimo piano industriale, hanno supportato la crescita organica del gruppo, pari a 25 milioni, e le sinergie, per ulteriori 9 milioni. Ci attendiamo un quarto trimestre in crescita rispetto a quello dello scorso anno e confermiamo pertanto la guidance dichiarata in occasione della semestrale, ossia un ebitda a fine 2020 di circa 910 milioni di euro e un utile netto di circa 210 milioni di euro».