Nelle zone rosse si potrà uscire di casa solo per «comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute», e per tutti quegli spostamenti strettamente necessari ad accompagnare i bambini a scuola. Lo prevede la bozza del Dpcm consegnata agli enti locali, che dovrà essere varata nelle prossime ore. Le misure saranno in vigore da giovedì. Il testo valido sarà valido fino al 3 dicembre.
Le Regioni a rischio lockdown sarebbero Lombardia, Piemonte, Alto Adige, Valle d’Aosta e Calabria.
Nelle zone rosse sarà vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalle regioni o parti di esse che si trovano nelle zone rosse e all’ interno dei medesimi territori. Nelle stesse zone, restano aperte “industrie, artigianato, edilizia e servizi”, oltre alle scuole elementari e alla prima media ma non si potrà andare dal parrucchiere, dal barbiere o dall’ estetista.
Le norme valide in tutta Italia
Tra le norme di livello nazionale ci sono:
– limitazione della circolazione delle persone — il cosiddetto «coprifuoco» alle 22;
– ritorno dell’autocertificazione: per uscire di casa dopo le dieci di sera occorrerà provare di doverlo fare per ragioni di lavoro necessità e salute;
– chiusura dei musei e delle mostre;
– didattica a distanza al 100% per le scuole superiori, salvo attività laboratori in presenza; per le scuole elementari e medie e per i servizi all’infanzia attività in presenza ma con uso obbligatorio delle mascherine (salvo che per i bimbi al di sotto dei 6 anni);
– nelle giornate festive e prefestive chiuse le medie e grandi strutture di vendita, ad eccezione delle farmacie, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole;
– coefficiente di riempimento massimo del 50 per cento sui mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale;
– chiusura di bar e ristoranti alle 18 (ma con la possibilità di restare aperti per il pranzo della domenica);
– sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni «a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica»;
– chiusura dei corner scommesse e giochi nei bar e nelle tabaccherie;
Dopo aver ricevuto la bozza, i presidenti di Regione hanno chiesto una sospensione della riunione tra Governo, Regioni Province e Comuni sul nuovo Dpcm per valutarlo