Paolo Capurro (Capurro Ricevimenti) presidente di Anbc, Associazione Nazionale Banqueting e Catering, ha fatto parte di una delegazione ricevuta stamattina a Palazzo Chigi dal presidente del consiglio, Giuseppe Conte. Tra i temi affrontati la situazione di profonda crisi in cui versa il mondo del catering, comparto certamente tra i più danneggiati e molto preoccupato dalle ulteriori misure restrittive varate in questi giorni.
La delegazione, guidata da Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio, ha presentato al premier un documento che fotografa la difficile situazione di tutto il comparto della ristorazione e dell’intrattenimento e ha poi suggerito una serie di interventi che consentirebbero anche al mondo del catering di rimanere in vita.
«Abbiamo espresso al presidente Conte tutta la nostra preoccupazione per uno stato di crisi che ormai ci colpisce da mesi – dichiara Capurro – sottolineando l’urgenza di interventi importanti a sostegno delle nostre imprese. Crediamo sia necessario innanzitutto lo stanziamento di contributi a fondo perduto per il ristoro di chi ha subito una maggior perdita di fatturato per tutto l’anno 2020 e non solo per il mese di aprile. Poi bisogna intervenire per ridurre i costi, col credito di imposta sulle locazioni per imprese con fatturato anche superiore ai 5 milioni di euro per lo meno fino a fine anno e con la proroga fino alla prossima primavera degli ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione per i nostri dipendenti».
Capurro dice che Conte ha mostrato attenzione alle questioni poste assicurando interventi mirati e ha poi chiarito un punto importante sulle nuove restrizioni per gli eventi: il numero chiuso di 30 partecipanti per le feste riguarda solo le cerimonie come matrimoni e battesimi ma non gli eventi legati al mondo congressuale e business. In questo caso il numero massimo di presenti potrà essere calcolato come precedentemente sulla base del distanziamento e in funzione dello spazio a disposizione. «Guardiamo, dunque, con fiducia ai prossimi giorni in attesa di vedere realizzati gli interventi necessari a tenere in vita un comparto da 2 mila imprese e 100 mila dipendenti con un fatturato di circa 2.2 miliardi di euro».