Il Gruppo Intesa Sanpaolo chiude il primo semestre con un utile netto pari a 2.566 milioni di euro, che è in crescita del 13,2% rispetto a 2.266 milioni del primo semestre 2019, e corrisponde all’86% dei circa 3 miliardi di euro di utile previsto per l’esercizio 2020.
L’utile risulterebbe pari a circa 3.160 milioni se si escludessero le rettifiche su crediti pari a circa 880 milioni per i futuri impatti di Covid19, principalmente a copertura generica su crediti in bonis.
Il risultato corrente lordo è in aumento del 7,1% rispetto al primo semestre 2019 e il risultato della gestione operativa del 2,8%, a fronte di proventi operativi netti per 9.075 milioni di euro, invariati rispetto al primo semestre 2019. In particolare gli a interessi netti sono pari a 3.497 milioni di euro, in flessione dello 0,6% rispetto ai 3.517 milioni del primo semestre 2019 e le commissioni nette a 3.588 milioni di euro, in diminuzione del 6,3% rispetto ai 3.830 milioni del primo semestre 2019.
«I risultati del primo semestre 2020 – si legge in una nota della banca – confermano la capacità di Intesa Sanpaolo di affrontare efficacemente la complessità del contesto conseguente all’epidemia da Covid19, riflettendo la redditività sostenibile che deriva dalla solidità della base patrimoniale e della posizione di liquidità, dal modello di business resiliente e ben diversificato e dalla flessibilità strategica nella gestione dei costi operativi – e il supporto del Gruppo all’Italia anche con l’impegno a diventare un punto di riferimento in termini di sostenibilità e responsabilità sociale e culturale».
Intesa conferma l’obiettivo di generazione di valore sostenibile per tutti gli stakeholder, indicando che verrà accresciuta dall’unione con Ubi Banca.
I risultati evidenziano anche un miglioramento della qualità del credito, attraverso una riduzione dei crediti deteriorati di circa 1,8 miliardi di euro nel primo semestre 2020, (-36 miliardi dal picco di settembre 2015 e -23 miliardi dal dicembre 2017).
Patrimonializzazione molto solida, con coefficienti patrimoniali su livelli largamente superiori ai requisiti normativi. Al 30 giugno 2020, tenendo conto di 1.925 milioni di euro di dividendi maturati nel semestre, il Cet 1 ratio pro-forma a regime è risultato pari al 14,9%, livello top tra le maggiori banche europee, e il Common Equity Tier 1 ratio calcolato applicando i criteri transitori in vigore per il 2020 al 14,6%.
Nel corso della conference call sui conti semestrali l’a.d. di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ha dicharato che «Tre miliardi di utile per il 2020 penso siano facilmente conseguibili» e quindi «è una previsione cauta».