Un’equipe multidisciplinare dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova, composta da neurochirurghi, neuroradiologi, neuropsichiatri infantili e anestesisti, ha applicato, per la prima volta in Italia, una tecnica mini-invasiva di trattamento per curare una particolare forma di epilessia farmacoresistente, gravemente invalidante, caratterizzata da crisi cosiddette “gelastiche” causate da una lesione cerebrale profonda denominata “Amartoma ipotalamico”.
«Si tratta di un approccio innovativo e altamente efficace, in quanto consente di risolvere la problematica del bambino minimizzando i rischi legati ad approcci chirurgici più tradizionali», dichiara il direttore generale dell’Istituto Giannina Gaslini Paolo Petralia.
La tecnica è definita “termo-ablazione laser stereotassica Rm-guidata” e consiste in un approccio chirurgico mini-invasivo (attraverso un microforo di trapano sulla scatola cranica, del diametro di 3.2 mm) attraverso il quale viene impiantata nell’Amartoma una sonda laser, con precisione submillimetrica e sotto guida costante in tempo reale di un sistema di neuronavigazione.
«Abbiamo utilizzato la Risonanza Magnetica 3 Tesla per monitorare l’esecuzione della procedura di termoablazione, effettuata utilizzando il sistema Visualase Medtronic. In pratica abbiamo osservato in tempo reale (e quindi in piena sicurezza) la progressiva distruzione e disconnessione elettrica della lesione che causava le crisi epilettiche del bambino, verificando che l’intervento si svolgesse rispettando l’integrità delle strutture cerebrali circostanti» spiega il professore Andrea Rossi direttore della Neuroradiologia del Gaslini.
«L’amartoma ipotalamico – spiega il professore Lino Nobili, direttore della Neuropsichiatria del Gaslini – è una lesione cerebrale che causa una epilessia caratterizzata da crisi epilettiche con improvvise risate, che si verificano fuori da qualsiasi contesto. Queste manifestazioni spesso non vengono riconosciute come crisi epilettiche ma interpretate come disturbi di natura psichico-comportamentale. Questa forma di epilessia può esordire molto precocemente, nei primi mesi di vita. Le crisi nel tempo diventano più severe, possono essere associate a perdita di coscienza, cadute, scosse agli arti. Oltre all’epilessia l’amartoma ipotalamico può associarsi a aggressività, pubertà precoce, disturbi ormonali. L’intervento chirurgico è il trattamento che può garantire la libertà da crisi e va eseguito il più precocemente possibile per evitare sia il peggioramento dell’ epilessia che la possibilità che nel tempo altre regioni del cervello “imparino” a produrre crisi epilettiche autonomamente».