Con gli interventi in calata Porto sono terminati i lavori per il miglioramento delle infrastrutture e delle aree portuali dedicate alla pesca professionale a Santa Margherita Ligure, che vanta una delle marinerie più importanti della Liguria e del Nord Italia.
L’intervento, previsto e attuato dal Comune di Santa Margherita Ligure, si inserisce nel quadro dell’implementazione delle aree dedicate alla pesca professionale liguri, che la Regione Liguria ha previsto nella programmazione triennale degli interventi nel settore della pesca e dell’acquacoltura in Liguria. Il Comune per tempo si è attivato individuare e richiedere finanziamenti comunitari Feamp 2014/2020 misura 1.43 gestiti da Regione Liguria per la realizzazione degli interventi previsti: 105 mila euro di finanziamento per un intervento complessivo di 125 mila euro.
«Per rispondere ai bandi della programma comunitario Feamp 2014/2020 – spiega Augusto Comes, presidente di Confcooperative FedAgriPesca Liguria-Federcoopesca-Alleanze delle Cooperative – abbiamo coinvolto direttamente gli operatori della pesca professionale presenti a Santa Margherita Ligure (la Cooperativa fra Armatori Motopescherecci di Santa Margherita Ligure che associa tutte le imbarcazioni a strascico presenti nel porto e la Cooperativa La Calata per la “piccola pesca”) con cui abbiamo progettato gli interventi volti al miglioramento della loro attività in ambito portuale e al tempo stesso aumentare gli standard inerenti al rispetto dell’ambiente».
Così Benedetto Carpi, presidente Cooperativa Motopescherecci: «La tutela dell’ambiente e il decoro urbano hanno portato a questo progetto. Con l’aiuto della Federcoopesca abbiamo individuato come ottenere i fondi europei necessari grazie alla Regione Liguria. La sinergia tra amministrazione comunale, Capitaneria di Porto e pescatori ha fatto vedere come, se si è dotati di attrezzature idonee, si possano svolgere compiti di primo intervento a tutela dell’ambiente e del territorio».
Dichiara Luca Piredda, presidente Cooperativa La Calata, piccola pesca: «Siamo contenti che il Comune di Santa Margherita Ligure abbia portato avanti questo progetto, a scopo migliorativo, di cui si avvertiva senz’altro il bisogno. Ora l’auspicio è che tutto questo sia l’inizio di un proficuo rapporto di collaborazione, soprattutto in prospettiva futura, tra il Comune e i pescatori».
I lavori hanno riguardato due zone: banchina Sant’Erasmo, sede dei motopescherecci, e calata Porto, base della piccola pesca.
Nella banchina Sant’Erasmo sono stati realizzati serbatoi per il recupero delle acque di sentina e degli olii delle imbarcazioni da pesca presenti nel porto; inoltre, sono state acquistate panne antinquinamento per uno sviluppo di 100 ml e un utilizzo immediato in caso di sversamenti e motopompe antincendio con tubazione volante per l’aspirazione di acqua di mare.
Presso la calata del porto, sono stati posti dei cassoni per il deposito delle attrezzature, realizzate colonnine dell’acqua e della corrente elettrica e infine una struttura leggera posata sull’attuale sede di banchina in uso alle imbarcazioni della piccola pesca.
«Grazie a questi lavori − dichiara il sindaco di Santa Margherita Ligure, Paolo Donadoni − abbiamo reso più “green” il nostro porto e agevolato il lavoro dei nostri pescatori. Abbiamo sposato le loro richieste logistico-operative con le nuove norme e le buone pratiche ambientali. Da questo punto di vista siamo all’avanguardia rispetto a molte altre realtà simili alle nostre».