Oltre 5 milioni di euro per il 2020 potenziando l’offerta dei nidi e delle scuole dell’infanzia.
La giunta regionale, su proposta degli assessori all’Istruzione Ilaria Cavo, alla Sanità Sonia Viale e all’Urbanistica Marco Scajola, ha approvato oggi lo stanziamento della somma.
«Con la delibera di oggi – precisa l’assessore alla Sanità Sonia Viale – destiniamo maggiori fondi al sistema di servizi destinati ai bambini da 0 a 6 anni, in una logica di continuità educativa dal nido alla scuola dell’infanzia, che non ha solo un alto valore formativo, ma anche e soprattutto sociale. Raccogliamo i frutti di un lavoro di pressione sul governo che ha portato a ottenere queste risorse con circa 6 mesi di anticipo rispetto allo stanziamento dell’anno precedente: i fondi relativi al 2019 erano arrivati in Liguria solamente a gennaio di quest’anno. Grazie al passaggio odierno, questi 5 milioni di euro andranno più rapidamente ai Comuni, alle scuole paritarie e ai nidi accreditati. Un risultato importante per le famiglie in un momento in cui è necessario non solo garantire la continuità, ma consolidare e ampliare la rete dei servizi educativi per l’infanzia, potenziare le sezioni primavera e, non ultimo, investire sulla formazione degli operatori, che saranno sempre più preparati in un lavoro prezioso e delicato come quello con i più piccoli».
«La norma statale – aggiunge l’assessore Ilaria Cavo – prevede che le Regioni assicurino un finanziamento pari almeno al 30% delle risorse statali: Regione Liguria ha fatto ben di più, stanziando 6 milioni di euro per i voucher Centri estivi. È stata una nostra scelta precisa agire in questa direzione per continuare a supportare le famiglie nella ripartenza dopo l’emergenza Covid, stanziando fondi il cui risultato è quello di non scaricare sui genitori i maggiori costi che le realtà devono supportare per garantire la sicurezza e salute dei bambini e degli operatori».
Si continua a tenere conto della spesa storica e dei servizi garantiti direttamente dai Comuni e si ribadisce ai Comuni stessi che una quota, corrispondente al 16% del totale, dovrà essere trasferita ai nidi privati accreditati e scuole dell’infanzia private che, dice Cavo, nel sistema da 0 a 6 anni rappresentano una scelta per molte famiglie e garantiscono una maggiore copertura delle necessità. Inoltre, la delibera approvata oggi prevede che vengano incrementati i convenzionamenti con i servizi socioeducativi per la prima infanzia privati accreditati e che si favoriscano ulteriori riduzioni dei costi a carico degli utenti.
«Da non sottovalutare – aggiunge l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola – il fatto che una parte di questi fondi potranno essere utilizzati per riqualificare edifici scolastici già esistenti e al momento sottoutilizzati, ma anche per promuovere la costruzione di nuovi edifici».