A poche settimane dalla ripartenza, FlixBus ripristina i collegamenti con Savona e nove destinazioni in Italia e in Francia (su 40 connesse prima della pandemia), riprendendo così servizio anche in Riviera delle Palme: dei grandi centri in Italia, tornano raggiungibili a bordo degli autobus verdi Torino, Napoli e Salerno, a cui si aggiungono, in Campania, Pompei e le località di Eboli, Paestum e Agropoli. In Francia, invece, si può tornare a viaggiare verso Nizza e Marsiglia
Un ritorno in strada a ranghi ridotti, fa sapere la Compagnia in una nota: l’esclusione, da parte del governo, del settore degli autobus dalla propria strategia di rilancio per i trasporti ha degli strascichi.
Offrire un’alternativa di mobilità per tutte le tasche sulle principali direttrici e garantire, al contempo, un servizio efficiente a chi risiede in aree penalizzate da una scarsa penetrazione ferroviaria. Questa la missione dichiarata da FlixBus, che però evidenzia tante incertezze: nonostante il ruolo sociale svolto in tal senso da FlixBus e dalle altre imprese della lunga percorrenza, ad oggi il settore rimane escluso dalla strategia di rilancio per i trasporti delineata dal Governo nell’ambito del DL Rilancio.
«In questi giorni – afferma Andrea Incondi, managing director di FlixBus Italia – stiamo ricevendo diverse richieste da parte di moltissimi comuni, oltre che da parte dei cittadini, per riprendere, aumentare o attivare ex novo collegamenti e tratte, soprattutto da quelle regioni dove gli altri mezzi di trasporto non arrivano. Vorremmo rispondere positivamente a tutti, ma seguendo quotidianamente le attività, senza una reale possibilità di pianificazione non possiamo nasconderci che la ripresa dei servizi sarà lenta e incerta. Abbiamo obblighi per il distanziamento a bordo e nessun aiuto economico, di fatto ci stanno chiedendo di operare in perdita. Ma per quanto può durare?»
Per Incondi servono risorse adeguate e non iniziative simboliche per non far morire centinaia di aziende che svolgono a proprie spese un servizio pubblico per il Paese. La richiesta al governo e in particolare al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti è di rendere possibili interventi a supporto anche del settore delle linee di autobus di lunga percorrenza: non tutti i cittadini possono permettersi i treni ad alta velocità, finanziati nel decreto Rilancio.
«Ogni investimento avrà delle ricadute positive sul fronte dei trasporti nel suo complesso – poiché gli autobus sono un mezzo fondamentale in un’ottica di spostamenti intermodali, soprattutto per raggiungere i centri minori – e sul rilancio del turismo nel nostro Paese. In questa estate che tutti auspichiamo all’insegna della riscoperta della natura, del patrimonio, della ricchezza delle migliaia di piccoli comuni italiani, rischiare di mettere a repentaglio la sopravvivenza delle aziende del trasporto di bus di linea sulla lunga percorrenza, che sarebbero proprio quelle in grado di garantire migliaia di collegamenti ogni giorno tra centinaia di realtà del Bel Paese, sarebbe un vero azzardo per la ripresa economica».
Igiene e sicurezza a bordo: tutte le misure prese da FlixBus
Tra le misure di sicurezza implementate da FlixBus, elencate in dettaglio nella sezione dedicata sul sito, l’accurata pulizia e disinfezione dei mezzi, sanificati al termine di ogni corsa e sottoposti a sanificazione aggiuntiva nelle maggiori stazioni, l’imbarco previsto esclusivamente dall’entrata posteriore, il check-in touch-less e la presenza di un dispenser con gel disinfettante per l’intera durata del viaggio. A tali misure si aggiunge la garanzia della distanza minima anche nelle fasi di imbarco e di sbarco e l’obbligo di indossare la mascherina prima, durante e alla fine del viaggio.
I passeggeri di FlixBus che acquistano il proprio viaggio sul sito o tramite l’app FlixBus gratuita saranno informati delle misure di sicurezza all’interno della conferma di prenotazione, illustrate anche dagli autisti FlixBus a bordo.