Carige, con riferimento alle previsioni normative dei Decreti Cura Italia e Liquidità, ha valutato e soddisfatto richieste di nuovi finanziamenti a favore di 15 mila imprese per circa 800 milioni, di cui il 40% rivolto ad imprese liguri e il 70% circa destinato a dare continuità alle attività e alla ripresa di settori particolarmente colpiti dall’emergenza e strettamente collegati con il turismo quali commercio, alberghiero e ristorazione (40%) e manifatturiero (30%). Lo ha comunicato l’ad di Banca Carige, Francesco Guido, questa mattina in video-collegamento, intervenendo con il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti sul tema “Coronavirus: misure di sostegno economico a imprese e famiglie nell’emergenza e nella fase di ripartenza”.
«Il brevissimo periodo di ordinarietà dei primi venti giorni del mese di febbraio – ha precisato Guido – lasciava presagire su diversi versanti che Carige si avviasse in quel momento a chiudere il suo migliore trimestre degli ultimi cinque anni. È chiaro che il periodo particolare del lockdown ha sensibilmente complicato la situazione sotto la possibilità di esibire numeri importanti ma oggi questa giornata è importante per poter dare un segnale di forza di Carige in quanto un volume di 800 milioni di euro traguardati sui volumi della banca rapprentano un record a livello bancario italiano».
Da una nota della banca risulta che per la natura della clientela servita, sul totale di oltre 15 mila richieste accolte, sono state oltre 13 mila le erogazioni di nuovi finanziamenti fino a 30.000 euro, di cui la metà destinate a piccoli imprenditori liguri. In rapporto alle richieste di finanziamenti fino a 30.000 euro complessivamente pervenute al Fondo Centrale di Garanzia, il Gruppo Carige ne ha soddisfatto un volume pari a 3 volte la propria quota di mercato a livello nazionale. In Liguria, ben il 40% delle richieste pervenute al Fondo è stato soddisfatto da Carige, esprimendo anche a livello regionale quasi il triplo della propria quota di mercato sul credito. Il gruppo ha inoltre ricevuto e accolto 17 mila richieste di moratoria e sospensione di rate e finanziamenti: circa 12 mila da imprese, metà delle quali liguri, e 5 mila da famiglie, un terzo delle quali liguri. L’ammontare di debito residuo interessato dalle richieste di moratoria è pari a 1,5 miliardi. Nell’ambito delle iniziative di supporto alla clientela sul territorio e di sostegno alle esigenze di liquidità immediate, la banca ha inoltre ricevuto e accordato circa 900 richieste di anticipo cassa integrazione.
«L’estrema attenzione al proprio territorio di riferimento – si legge nel comunicato – aveva portato la banca, sin dai primi segnali della crisi sanitaria, ad adottare misure di sostegno quali plafond dedicati costituiti già nel mese di febbraio, destinati alla concessione di elasticità sui rimborsi delle rate dei prestiti, nonché a prestiti d’onore e anticipi sulla cassa integrazione a tasso zero. Con la stessa attenzione Carige continua a essere pienamente focalizzata per favorire il superamento dell’emergenza Covid-19, garantendo il pieno impegno di tutti i colleghi per il supporto ai clienti nel fornire la massima disponibilità a valutare soluzioni di rinegoziazione del debito con concessione di nuova finanza e, in linea con le disposizioni attuative previste dai Decreti ministeriali in via di emanazione, per essere pronta a supportare le iniziative previste dal recente DL Rilancio. In particolare si stanno approntando misure di supporto a favore di proprietari di case, condomìni e imprese di costruzioni sul fronte Ecobonus e iniziative a supporto del turismo, anche facendo leva su incentivi fiscali».