Per poter progressivamente riaprire gli asili nido servono procedure condivise con esperti e autorità sanitarie a livello nazionale. Lo stimolo e lo stesso protagonismo degli amministratori locali può essere utilissimo, ma deve porsi in una logica di collaborazione e condivisione che, purtroppo, almeno nei confronti delle organizzazioni sindacali è finora mancata.
Questa la posizione della segreteria Fp Cgil del Comune di Genova e della Fp Cgil Genova dopo aver ascoltato le dichiarazioni pubbliche dell’assessore Pietro Piciocchi sulla volontà di riaprire al più presto i nidi, probabilmente prima dell’estate.
“Perché il servizio possa tornare ad essere quantitativamente e qualitativamente paragonabile a quello abituale servono investimenti – dichiarano in una nota congiunta Roberto Massa e Carmen Foti delle rispettive segreterie – innanzitutto sul personale, con rapporti numerici operatori/bambini più bassi per garantire maggior presenza a tutela dei piccoli; gli spazi vanno completamente riprogettati e probabilmente ampliati, così come vanno rivisti tutti gli aspetti organizzativi a partire dagli orari che regolano i flussi di ingresso/uscita di bambini, genitori e operatori. Le scuole devono essere dotate dei necessari dispositivi di protezione e i locali devono essere costantemente sanificati per rispondere in modo adeguato alle necessità dei bambini, che condividono senza risparmio spazi, oggetti e contatti personali”.
L’idea di Piciocchi viene giudicata comunque apprezzabile “perché denota la volontà di essere nel più breve tempo possibile di sostegno alla collettività e, soprattutto, perché porta l’attenzione su ciò che sta accadendo a bambine e bambini che non sono inseriti nella cosiddetta “scuola dell’obbligo”.
È d’altra parte evidente che alla ripresa delle attività si dovrà convivere con un virus di cui si sa pochissimo: gli effetti sui più piccoli sono ben poco conosciuti e questo impone la massima tutela nei loro confronti.
“È di tutto questo che chiediamo da tempo di discutere con tecnici e amministratori”, fanno sapere i rappresentanti sindacali.
“Così come per gli ambiti educativi, auspichiamo che si possano intraprendere percorsi per la ripresa delle attività in tutti i settori dell’Ente, ciascuno impostato e seguito in modo da non mettere a repentaglio la salute di nessuno. Il ritorno in presenza di lavoratori attualmente in smart working va condiviso dopo un’attenta valutazione; gli spazi devono essere sottoposti ad attenta verifica: pensiamo alla preoccupazione che suscita il Matitone, per le sue caratteristiche strutturali, riguardo alla tutela della salute di chi vi opera. In quest’ottica, ribadiamo la nostra piena disponibilità a intraprendere confronti costruttivi per garantire, al più presto, servizi efficienti e sicuri alla cittadinanza”.