Sono terminate ieri pomeriggio le operazioni di spostamento della campata P11P12 in previsione delle operazioni di varo dell’ultima campata del nuovo viadotto Polcevera.
Ora manca solo il varo in quota per completare l’intera struttura. La campata sarà issata a circa 5 metri all’ora dagli strand jack installati sulle pile, andando a completare i 1.067 metri totali.
Il sollevamento, riferisce la struttura commissariale, inizierà nel primo pomeriggio. La conclusione è prevista per domani mattina, martedì.
La struttura del nuovo viadotto si completa a 10 mesi dal getto della prima fondazione delle pile. La ricostruzione è stata gestita da PerGenova, la società consortile per azioni costituita da Fincantieri Infrastructure e Salini Impregilo.
Nel frattempo continuano i lavori nel parco Campasso (area Nord) per l’assemblaggio e la saldatura a terra delle campate della rampa di collegamento con l’Autostrada.
Spazio Ponte virtual tour
Alla vigilia del termine dei lavori sulla struttura portante dell’opera, il Gruppo Salini Impregilo apre il cantiere al pubblico con “Spazio Ponte Virtual Tour”, il viaggio multimediale alla scoperta dei protagonisti e delle fasi di realizzazione dell’opera, andata avanti senza sosta anche durante l’emergenza sanitaria COVID-19 conl’adozione dei più avanzati protocolli di sicurezza. Il viaggio virtuale di Salini Impregilo/Webuild (online cliccando qui), accompagna lo spettatore in una visita dentro alle stanze di Spazio Ponte, il luogo aperto alla cittadinanza da Salini Impregilo e Fincantieri nel Porto Antico di Genova, per condividere quotidianamente il processo di costruzione del nuovo ponte sul Polcevera e svelare i segreti dell’opera.
«Con la costruzione del nuovo ponte di Genova – commenta Pietro Salini, a.d. di Salini Impregilo – abbiamo dimostrato che in Italia le infrastrutture di qualitàsi possono fare in sicurezza, basta avere coinvolte le giuste aziende con le competenze adeguate e la volontà del sistema di realizzare l’opera in tempi rapidi. Il ponte di Genova rappresenta un modello per un piano infrastrutturale che in Italia deve partire immediatamente per investire in ospedali e trasporti, creando occupazione. Abbiamo proposto di costruire infrastrutture nel settore sanitario per creare 10.000 nuovi posti letto, con un costo indicativo di 1,5 miliardi di euro, vale a dire il 2% dei contributi che riceviamo dall’Europa. Risorse che dobbiamo utilizzare per creare occupazione e rilanciare la domanda in Italia. Dobbiamo utilizzare risorse che gia ci sono, abbiamo a disposizione 28 miliardi di fondi strutturali non spesi, soldi veri che potremmo utilizzare subito».