“Desta sconcerto e rabbia il fatto che nel Dpcm del 26 aprile non si faccia alcuna menzione a una possibile data di riapertura delle imprese di acconciatura ed estetica. L’ennesima dichiarazione in conferenza stampa del presidente del Consiglio, che lascia intendere uno slittamento del riavvio di tali attività a giugno, è intollerabile”.
Questa la posizione di Cna, riportata dalla sezione spezzina dell’associazione degli artigiani.
Tutto questo viene definito “una condanna a morte per l’intero settore”.
Il governo viene bacchettato per la totale disattenzione: “La Cna chiede che acconciatori ed estetiste possano riprendere a breve la loro attività. Il comparto, a tutela di clienti e dipendenti, può già offrire tutte le garanzie necessarie a riaprire saloni di acconciatura e centri estetici nella massima sicurezza, rispettoso delle più rigorose norme e procedure igienico-sanitarie. Se il governo ritiene che debbano essere definite ulteriori condizioni, che le definisca da subito per consentire di riaprire al più presto. Le imprese sono ormai allo stremo delle forze e le loro condizioni finanziarie sono così gravi da destare preoccupazione anche sul fronte della tenuta sociale di scelte scellerate come quella di una chiusura così prolungata. Inoltre, vengono segnalate troppi episodi di abusivismo. Le imprese non riusciranno a resistere ancora per molto. È quanto mai necessario che il governo dia subito segnali chiari e risposte certe. La disperazione si sta trasformando in rivolta. Chiediamo al governo di lanciare un messaggio immediato rassicurando le imprese sulla definizione di una prossima, e certa, riapertura”.
Cna La Spezia, a fronte delle diverse segnalazioni di episodi di abusivismo già ricevute, conferma la propria disponibilità ai professionisti del settore dell’acconciatura e dell’estetica a farsi portavoce nei confronti delle Autorità di qualsiasi situazione dubbia. Tel 0187 805974 mail: sindacale@sp.cna.it.