Sono mesi che il web è invaso di meme in cui si prende in giro il comunicatore politico più famoso d’Italia (anche più della “Bestia” di Salvini) soprattutto perché a curriculum non sembra esserci molto oltre alla sua esperienza al Grande Fratello. La realtà è che Rocco Casalino, al di là di qualche strafalcione dovuto probabilmente alla poca esperienza in ruoli così importanti, è bravo.
La sera del 10 aprile, appena finita l’attesissima e rimandatissima conferenza stampa del Premier Conte, il web si è scatenato: i vari team Conte si sono attivati contro i team Salvini/Meloni (e viceversa), senza esclusione di colpi.
«Dopo questa figura Salvini e Meloni dovrebbero nascondersi», «Solo i regimi usano la TV di Stato per attaccare le opposizioni», «Salvini e Meloni diffondo fake news», «Conte bugiardo perché né Salvini né Meloni hanno votato a favore del Mes». È scoppiata una guerra social che ha rivitalizzato le fazioni politiche una contro l’altra. E questo era l’obiettivo.
Perché se non ci fosse stato questo scontro, cosa ci saremmo portati a casa della conferenza stampa una volta spenta la Tv?
Forse che del Decreto #Curaitalia, annunciato ormai un mese fa, non è arrivato un singolo euro agli italiani? Forse che i 400 miliardi di liquidità recentemente annunciati sono dei prestiti da chiedere in banca? Forse che comunque finirà l’accordo con l’Europa, Mes o non Mes arriveranno spiccioli rispetto a quello che servirà all’economia italiana nei prossimi mesi?
Rocco Casalino ha intercettato un attacco dell’opposizione e l’ha trasformato in un passaggio grazie al quale ha segnato uno splendido goal. Perché, se fai il suo mestiere, sai che quando il prodotto non è un granché devi lavorare tutto di comunicazione.
(Matteo Garnero si occupa di marketing e comunicazione da 20 anni, in aziende pubbliche e private e come campaign manager per partiti e politici, ed è docente universitario di corsi e seminari di comunicazione politica)