L’intesa raggiunta in videoconferenza nell’Eurogruppo apre le porte a un uso flessibile del Meccanismo europeo di Stabilità e alla nascita di un fondo possibilmente finanziato da titoli in comune, del valore di 500 miliardi di euro. Ora la partita è da giocare al tavolo dei leader europei, dove si riproporrà lo scontro tra i Paesi del Sud e i “rigoristi”, in testa Olanda e Germania.
I ministri presenteranno per i capi di governo quattro misure: i prestiti del Mes agli Stati membri; gli aiuti del Banca europea degli investimenti (Bei); il sostegno alla cassa integrazione nazionale proposto dalla Commissione europea (chiamato Sure); la proposta di creare un fondo finanziato da obbligazioni congiunte per finanziare il rilancio dell’economia.
L’accordo prevede un uso flessibile del Mes per «sostenere il finanziamento dell’assistenza sanitaria diretta e indiretta così come i costi relativi alla cura e alla prevenzione dovuti alla crisi provocata dal Covid-19.
Si parla di un fondo legato al bilancio europeo, finanziato con “strumenti finanziari innovativi”, in linea con i Trattati (pari a 500 miliardi di euro, secondo Parigi). Lo strumento dovrebbe essere temporaneo, mirato e proporzionato ai costi straordinari provocati dalla pandemia. Tre giorni fa l’Olanda si era opposta a un eccessivo ammorbidimento delle condizioni di utilizzo del Mes così come all’ipotesi francese di un fondo finanziato da titoli congiunti.
Superata l’emergenza, i Paesi si impegneranno a rafforzare i loro fondamentali economici e a rispettare il quadro di bilancio, si legge nel comunicato. Il prestito potrà raggiungere il 2% del pil.
Per il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, intervistato a Unomattina, l’accordo raggiunto ieri sera all’Eurogruppo, «è stato un ottimo primo tempo, naturalmente adesso dobbiamo vincere la partita al Consiglio europeo». Dure critiche di Lega e Fratelli d’Italia.