Avvio in ribasso per la Borsa di Milano: l’indice Ftse Mib cede l’1,97% a 17.018 punti. Tra i titoli che guadagnano ci sono Hera (+2,22%) ed Exor (+1,68%), mentre calano Finecobank (-2,47%) e Mediobanca (-2,18%).
Avvio in forte calo per le Borse europee. Francoforte perde il 2,07% con il Dax a quota 9.793 punti. Parigi segna un -2,41% con il Cac 40 a 4.433 punti.
Londra registra un -3,18 il Ftse 100 a 5.635 punti.
Chiusura prevalentemente positiva nei mercati asiatici: Tokyo rimbalza e guadagna il +3,88%.
Sul fronte macro in arrivo dall’Italia e dalla Francia la fiducia dei consumatori, mentre da Oltreoceano sono attesi gli analoghi indicatori dell’Università del Michigan. Sotto pressione sulla piazza di Sidney gli estrattivo-minerari Fortrescue (-8,75%), Bhp (-5,3%) e Newcrest (-4,93%). Scivolone di Westpac Banking (-7,05%) e Commonwealth Bank (-6,7%).
Il prezzo del petrolio cerca un piccolo rimbalzo dopo il nuovo crollo di ieri quando ha lasciato sul terreno quasi l’8%. Il greggio Wti del Texas sale dell’1,95% a 23,04 dollari al barile mentre il Brent del Mare del Nord avanza dello 0,37% a 26,4 dollari.
Nei cambi l’euro si rafforza ancora sul dollaro all’avvio di giornata. La moneta unica sale dello 0,13% a 1,1046 dollari. In Asia lo yen scende dello 0,8% a 108,6 dollari.
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco ha aperto a 168 punti base, in aumento rispetto a ieri, impennando ancora a 176. Il rendimento è a +1,34%.