Erg chiude il bilancio 2019 con una crescita del margine operativo lordo del 3%, in lieve calo i ricavi e il risultato netto di gruppo. Questi i principali risultati dopo l’approvazione del bilancio consolidato da parte del cda del gruppo.
Nel 2019 i ricavi adjusted di Erg sono pari a 1.022 milioni, in lieve diminuzione rispetto al 2018 (1.027 milioni), principalmente a seguito dei volumi nell’idroelettrico molto inferiori a quelli eccezionalmente elevati dello scorso anno, in parte compensati dall’aumento della produzione dell’eolico e del solare, in Italia e all’estero anche a seguito dell’ampliamento del portafoglio di asset gestiti, e del termoelettrico.
Il margine operativo lordo adjusted, al netto degli special item, si attesta a 504 milioni, in aumento di 13 milioni rispetto ai 491 milioni registrati nel 2018 (+3%). La variazione riflette un forte calo nell’idroelettrico, compensato da un aumento nei settori eolico, solare e termoelettrico.
Il risultato operativo netto adjusted è stato pari a 205 milioni (216 milioni nel 2018, -5%) dopo ammortamenti per 299 milioni in aumento di 24 milioni rispetto al 2018 (275 milioni) riconducibili principalmente ai nuovi investimenti effettuati nel solare e alle acquisizioni dei parchi eolici operativi in Francia e Germania avvenute nel corso del 2019.
Il risultato netto di gruppo adjusted è stato pari a 104 milioni, inclusivo di circa 1 milione spettante alle minorities, in diminuzione rispetto al risultato di 107 milioni del 2018, in conseguenza dei già commentati risultati operativi. Nonostante un indebitamento in crescita, gli oneri finanziari sono risultati sensibilmente inferiori rispetto al 2018 per il ridursi del costo del debito grazie alle importanti operazioni di liability management effettuate nel corso del 2019 e la contestuale emissione di un green bond a condizioni
migliorative. Inoltre il tax rate effettivo si è attestato in linea con il 2018 a seguito della re-introduzione delle agevolazioni fiscali legate alla crescita economica.
Coronavirus, Erg estende lo smart working
Con riferimento all’emergenza italiana e mondiale del Covid-19 dal 9 marzo Erg ha esteso la possibilità di effettuare la prestazione lavorativa in modalità agile a tutti i giorni lavorativi della settimana sino al 3 aprile 2020. Tale possibilità è stata estesa ai dipendenti di tutte le sedi italiane del gruppo, se tale modalità di lavoro sia compatibile con l’effettivo svolgimento delle mansioni assegnate.
Luca Bettonte, amministratore delegato di Erg, commenta i risultati: «Il margine operativo lordo di 504 milioni di euro è in crescita rispetto ai 491 milioni del 2018 e si colloca nella parte più alta della guidance data a metà anno. Tale ottimo risultato è stato raggiunto malgrado una performance molto inferiore nell’idroelettrico, a causa di un anno decisamente secco, e il debole andamento dei prezzi dell’energia,in Italia e all’estero. La buona ventosità nei Paesi dove operiamo, l’importante risultato ottenuto nel termoelettrico, grazie all’andamento del prezzo del gas, ma soprattutto il pieno contributo della maggiore capacità operativa sviluppata di 198 MW, sono i fattori che ci hanno permesso di crescere ancora, e di superare i 500 milioni di margine operativo lordo».
Il cda proporrà inoltre all’assemblea ordinaria degli azionisti, che sarà convocata per il 21 aprile 2020 in prima convocazione ed, eventualmente, per il 22 aprile 2020 in seconda convocazione, la distribuzione di un dividendo pari a 0,75 euro per azione che sarà messo in pagamento a partire dal 20 maggio 2020 (payment date), previo stacco della cedola a partire dal 18 maggio 2020 (ex date) e record date il 19 maggio 2020.
Per quello che riguarda le prospettive per il futuro, «nel 2019 − sostiene Bettonte − abbiamo completato all’estero gli iter autorizzativi che ci consentono di avviare nel 2020 nuovi cantieri per la costruzione di circa 285 MW tra Regno Unito, Francia e Polonia, mentre prosegue in Italia il percorso autorizzativo del nostro portafoglio progetti di Repowering, nel rispetto delle previsioni del piano industriale. Nel complesso confermiamo quindi il nostro obiettivo per il 2022 di incrementare di circa 850 MW la capacità installata rispetto al 2017, di cui circa 350 MW già realizzati. Per il 2020 ci aspettiamo un margine operativo lordo compreso fra i 500 e i 520 milioni di euro, in rialzo rispetto allo scorso anno, e un indebitamento netto in riduzione fra i 1.360 e i 1.440 milioni, inclusivi di investimenti che si attesteranno fra i 185 e i 215 milioni di euro, dedicati quasi totalmente alla costruzione dei progetti greenfield delle nostre pipeline in Gran Bretagna, Polonia e Francia».