Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, parlando con i cronisti a Palazzo Chigi, ha affermato di aver chiesto un approfondimento al comitato tecnico-scientifico, dopo l’incontro tra il premier Conte e i ministri dal quale è emersa la decisione di fermare l’attività didattica. Lo rivela l’agenzia Ansa.
L’ufficialità arriverà nel pomeriggio.
Intanto è arrivato il via libera definitivo dell’aula del Senato al dl sull’emergenza coronavirus. Il testo è stato approvato a Palazzo Madama con 234 voti a favore, cinque astenuti e nessun contrario.
Gli italiani dovranno cambiare stile di vita almeno per 30 giorni. Niente strette di mano, niente abbracci, basta meeting e congressi, stop alle manifestazioni, anche a quelle sportive. Le partite di calcio potranno avvenire solo a porte chiuse. Ma si deciderà nelle prossime ore la soluzione definitiva. Il governo mira anche a potenziare il sistema sanitario, con un aumento del 50% dei posti nelle terapie intensive, quelle più sotto pressione in emergenza coronavirus. Per quel che riguarda lo sforamento del deficit, la richiesta potrebbe arrivare venerdì in Parlamento.
Per quanto riguarda lo smart working nella pubblica amministrazione, viene dato l’ok all’uso dei computer personali se non ci sono abbastanza computer o comunque c’è “indisponibilità o insufficienza di dotazione”. Il dipendente “che si renda disponibile” può anche utilizzare “propri dispositivi” come pc o tablet. È quanto si legge nella nuova circolare del ministro della P.A., Fabiana Dadone, con indirizzi di portata generale. Devono essere garantiti “adeguati livelli di sicurezza e protezione della rete”.
La diocesi di Genova intanto, fatte salve le precedenti norme circa le celebrazioni liturgiche, dispone che nei locali e nelle opere parrocchiali vengano sospesi incontri, iniziative, riunioni che coinvolgano un significativo numero di persone. In particolare, l’attività catechistica ed educativa è sospesa fino al giorno in cui riapriranno le scuole.