Poco più di 4 milioni di euro per il 2019 e poco più di 6 all’anno dal 2020 al 2033. Sono i fondi stanziati dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per l’acquisto di nuovi bus ecologici adibiti al trasporto pubblico locale e alle relative infrastrutture, sulla base delle disposizioni del Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile approvato all’epoca in cui ministro era Danilo Toninelli.
Si tratta di un fondo da 2,2 miliardi suddiviso tra le Regioni. “Sono investimenti per l’ambiente e per il futuro”, ha scritto il ministro Paola De Micheli sul suo profilo Facebook, commentando la firma del decreto.
L’obiettivo è rinnovare il parco dei bus con mezzi meno inquinanti (elettrici, a metano o a idrogeno) e più moderni, riducendo la l’età media del parco vetture per promuovere il miglioramento della qualità dell’aria, ricorrendo a tecnologie innovative in linea con gli accordi internazionali e con le disposizioni normative della Unione Europea.
Nello stesso decreto, firmato dal Mit di concerto con il ministero dello Sviluppo economico e dal ministero dell’Economia e delle Finanze, oltre alle modalità di erogazione e ai vincoli di destinazione, sono riportate anche le diverse graduatorie, sia relative all’attribuzione dei punteggi e all’assegnazione delle risorse applicando gli indicatori previsti dal Dpcm, che quelle relative alle regioni del centro Nord e del Sud, per tenere conto nell’assegnazione delle risorse del criterio di proporzionalità rispetto alla popolazione residente nelle Regioni del Sud. Lo stanziamento prevede, inoltre, che alle regioni del Sud sia destinato circa il 35% delle risorse stanziate. Viene anche stabilito che le risorse assegnate nel primo triennio, sino al 50% del contributo concesso, possano essere destinate alla realizzazione della rete infrastrutturale per l’alimentazione alternativa (metano, idrogeno, elettrica).