Da sabato 4 gennaio partono in Liguria i saldi invernali.
Per il presidente di Federmoda Confcommercio Genova, Gianni Prazzoli «le vendite di invernali sono state rallentate dalle temperature elevate, ma auspichiamo una buona riuscita dei saldi invernali soprattutto presso i piccoli negozi di vicinato di qualità che, come sempre, offriranno ai clienti qualità e competenza a prezzi allettanti. La previsione è che, con questi saldi, riparta la corsa allo shopping e si possa riscontrare un buon effetto sui consumi. Sono molte le imprese che abbiamo raggiunto per dare informazioni, dettagli e materiale informativo sui saldi e, anche in questa occasione ci siamo resi conto di quanto sia prezioso il lavoro dell’associazione per raggiungere in maniera capillare gli operatori. Un lavoro che vediamo ripagato dalla crescente fiducia da parte degli operatori e dal crescente numero di adesioni».
Secondo le stime dell’ufficio studi di Confcommercio, ogni famiglia in Italia spenderà in media circa 324 euro per l’acquisto in saldo di articoli di moda (abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, articoli sportivi e tessile per la casa) per un valore complessivo intorno ai 5,1 miliardi di euro interessando oltre 15 milioni di famiglie. Di diverso avviso la tradizionale indagine condotta ogni anno su scala nazionale da Swg per Confesercenti: il 41% degli italiani ha già programmato di approfittare dei saldi per acquistare uno o più prodotti, per un budget medio previsto di 168 euro a persona.
«Pur essendo stato un Natale tutto sommato in linea con le aspettative, l’eccesso di attività promozionali, alcune volte anche oltre il limite consentito dalla normativa, rischia di andare a svilire in parte il significato originario dei saldi – puntualizza Francesca Recine, presidente di Fismo Confesercenti Genova – difficile trovare reali novità, se tutto è già stato scontato. È quindi necessario effettuare una seria riflessione, a partire dall’utilità di un inizio delle vendite ribassate così a ridosso del Natale. Se si trattasse infatti di un vero saldo di fine stagione, avrebbe sicuramente un appeal diverso».
Manuela Carena, vicepresidente Federmoda Confcommercio Genova, dichiara: «Siamo fiduciosi che le persone riconoscano nei nostri negozi dei punti di riferimento di qualità e che anche quest’anno decidano di fare shopping da noi. Come Confcommercio invitiamo i cittadini ad investire nei nostri “saldi sostenibili” per fare acquisti consapevoli dal punto di vista non solo socio-economico, ma anche etico-ambientale. Comprare “sotto casa” nei negozi di prossimità, quelli che animano le nostre vie, i nostri centri, le nostre città, è da tempo il nostro slogan. I prezzi, inoltre, sono molto competitivi. Comprare nei negozi sotto casa è certamente più sostenibile dal punto di vista ambientale e decisamente molto più stimolante dal punto di vista relazionale rispetto all’asettico acquisto online».
Per il corretto acquisto di articoli in saldo ecco alcuni principi di base:
Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Indicazione del prezzo durante i saldi: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.