Tra i 35 giovani innovatori under 35 che ogni anno la prestigiosa rivista di tecnologia del Massachusetts Institute of Technology di Boston, l’MIT Technology Review, seleziona come i più promettenti in tutta Europa nell’ambito delle tecnologie, quest’anno c’è anche il ricercatore IIT Daniele Pucci, scelto per iRonCub, il progetto tutto italiano che ha l’obiettivo di creare il primo robot umanoide in grado di volare.
Classe 1985, Daniele Pucci dal 2017 è il responsabile della linea di ricerca Dynamic Interaction Control (Dic) dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) focalizzata sul robot umanoide iCub, con particolare interesse alla collaborazione con l’essere umano, alla telesistenza, cioè la possibilità di teleoperare un robot da lontano compiendo gesti che il robot riproduce all’istante e al controllo della locomozione e del volo.
In particolare, Daniele Pucci è tra i pionieri della robotica umanoide aerea, un nuovo ramo della robotica che si colloca al confine tra diverse discipline e che doterà gli umanoidi della capacità di volare, una proprietà che potrà rivelarsi fondamentale in futuro per le operazioni di soccorso a seguito per esempio di calamità naturali come terremoti e alluvioni o in scenari catastrofici come incidenti nucleari, oggi inaccessibili ai socorritori e ai robot già esistenti.
L’obiettivo di Pucci e del team internazionale che coordina, è quello di progettare i robot di nuova generazione che, alle capacità già consolidate, camminare e manipolare oggetti, aggiungeranno la capacità di volare e potranno intervenire in situazioni di emergenza superando ostacoli fisici e fonti di pericolo, teleoperati dai soccorritori che si trovano in condizione di sicurezza.
Attualmente iCub è la piattaforma di ricerca sulla robotica umanoide più diffusa al mondo, si tratta infatti di una piattaforma open source a livello di hardware e software, i cui aggiornamenti sviluppati in Iit sono condivisi con una community di ricercatori distribuiti in più di 40 laboratori tra Europa, Usa, Giappone e Sud Corea che usano iCub per i loro studi. A oggi iCub è in grado di mantenere l’equilibrio anche quando spinto, di rialzarsi quando cade, camminare teleoperato con sicurezza.
Daniele Pucci, nasce a Velletri e nel 2009 si laurea in ingegneria dei sistemi di controllo con lode ed eccellenza accademica all’Università Sapienza di Roma. Dal 2009 al 2013, consegue la tesi di dottorato sul controllo di aerei capaci di decollare verticalmente e sostenere un volo orizzontale presso l’Inria di Sophia Antipolis (Francia). Dal 2013 al 2017, è stato ricercatore postdoc presso l’Iit lavorando sul controllo dei robot umanoidi e nel quadro definito dal progetto europeo CoDyCo. Dal 2017, è a capo del Dynamic Interaction Control, una delle linee di ricerca dell’Iit che focalizza la sua ricerca su aspetti di controllo e percezione di robot umanoidi che interagisco e collaborano con gli esseri umani.
«Ricevere il premio Mit Innovators under 35 Europe – dichiara Daniele Pucci – rappresenta la conferma che la direzione intrapresa dal nostro laboratorio riguardo la robotica umanoide aerea è promettente seppur futuristica. Dall’altro lato, mi consente di ringraziare pubblicamente i giovani ricercatori che lavorano con me a questa ricerca complessa che pone nuove sfide scientifiche e tecnologiche. Senza il loro entusiasmo e il loro coraggio, sarebbe impossibile tentare di trasformare un’idea in una soluzione funzionante ed operativa al servizio dell’essere umano. Il nostro vero motore è l’immaginazione».
Il premio
Ogni anno dal 1999 la rivista Mit Technology Review premia giovani e brillanti innovatori europei ritenuti impattare positivamente la società attraverso ricerche condotte nel campo della tecnologia, spostando in avanti l’asticella di ciò che è stato studiato e sperimentato. Su oltre 1000 candidati ogni anno vengono selezionati in tutta Europa da 100 giudici internazionali solo 35 innovatori meritevoli del prestigioso titolo di “Mit technology review innovator under 35”. Il riconoscimento consente ai premiati di far conoscere la propria attività di ricerca a un pubblico internazionale di esperti, investitori, ricercatori e appassionati di tecnologia. L’obiettivo della competizione Mit Innovators Under 35 Europe è dare visibilità alle giovani menti che contribuiscono a produrre nuove tecnologie che avranno impatto positivo sulla collettività.