Una collaborazione partita a luglio e che sta già raccogliendo i primi risultati quella tra Amt Genova ed Enel X. L’azienda di trasporto pubblico locale sta utilizzando una suite di Enel X per l’analisi dei dati sull’utilizzo della metropolitana, in modo da governare al meglio ed eventualmente ritarare il servizio a seconda dei risultati. Si tratta solo del primo passo verso una collaborazione che si estenderà anche sui bus. L’annuncio durante la Genova Smart Week.
«Insieme all’azienda di trasporto pubblico locale Amt – dichiara Sonia Sandei, head of strategic development di Enel X – abbiamo disegnato insieme un servizio di city analyticts e lo abbiamo lanciato in fase pilota proprio nella città di Genova per poi esportarlo in tutta Italia e nel mondo. È un servizio che si integra perfettamente con la digitalizzazione e con la necessità di pianificare al meglio il servizio di trasporto pubblico e l’infrastrutturazione del territorio. Parliamo di un servizio fatto su misura che parte da una situazione particolare della città. Siamo partiti dalle otto stazioni del metrò, perché in questa fase storica della città il maggior utilizzo della metropolitana ci consente anche di pianificare al meglio la mobilità e l’interconnessione all’interno della città».
«L’obiettivo per noi come azienda ligure – spiega Marco Beltrami, amministratore unico di Amt Genova – è quello di tracciare i flussi metro: dove sale la gente, dove scende, la provenienza delle persone, in modo da avere una mappa della mobilità. Le nuove soluzioni ci consentono potenzialmente di avere un dato puntuale, analitico e in tempo reale per consentire meglio il dimensionamento del servizio e anche di adeguarlo ai picchi. Da luglio abbiamo iniziato con la metropolitana e stiamo analizzando i dati per tarare il sistema. Credo che nelle prossime settimane avremo un sistema che comincerà a darci dati affidabili e ci immaginiamo poi di andarli ad applicare la stessa soluzione su tutto il trasporto genovese».
Intanto prosegue la gratuità del servizio di Amt, Beltrami afferma che è aumentata la segnalazione dei bus pieni, circa un 10% in più di utenza, nonostante l’incremento di alcune linee. Al momento non è chiaro però chi pagherà questi mancati introiti per l’azienda.