Non si incontrano offerta e domanda di lavoro in Italia. Abbondano le lauree in scienze sociali e in discipline artistiche e umanistiche e scarseggiano quelle in informatica e tecnologie dell’informazione e comunicazione e altre che potrebbero assicurare ai giovani un lavoro. Secondo Modis, società del gruppo Adecco, specializzata nella consulenza in ambito Ict e ingegneristico, il gap tra domanda e offerta di competenze Ict in Italia passerà dal 9% del 2015 al 18% nel 2020.
Il gap esiste anche a Genova.

«Il mercato del lavoro genovese sarebbe pronto ad assumere in pochi mesi 300 informatici, sviluppatori di software, sistemisti» dichiara a Liguria Business Journal Enrico Botte ceo di Fos, società genovese che si occupa di ricerca, technology transfer e information technology. Ma se gli informatici usciti dalle università e dagli istituti tecnici sono troppo pochi Fos ha iniziato l’anno scorso a formarseli in casa. E il corso ha avuto tanto successo che ora l’azienda ne sta preparando un’edizione con il progetto Academy e pensa a dare vita, in futuro, a una vera e propria Accademia Informatica Italiana.
«Abbiamo offerto una specializzazione in informatica – spiega Botte – a laureati del triennio e a diplomati di istituti tecnici superiori. Sono stati coinvolti 15 ragazzi, dieci genovesi e cinque provenienti dalla Sicilia che hanno ricevuto una retribuzione di 500 euro al mese. Ai fuori sede abbiam rimborsato vitto e alloggio. Le lezioni si sono tenute nei nostri locali, con nostro personale come insegnante. Ha funzionato. Un terzo dei giovani ha trovato subito lavoro, da noi o da altre aziende che hanno collaborato al corso, gli altri sono avviati a trovarlo».
Il fabbisogno di informatici di Fos e delle altre aziende hi tech genovesi è tale che l’esperienza fatta con il primo corso è diventata la base per una nuova attività, che si integra con le linee di business della società, impegnata nei servizi di system integration e sviluppo software, outsourcing applicativo e infrastrutturale, attività di ricerca, sviluppo e prototipazione di soluzioni tecnologiche innovative, servizi per le telecomunicazioni. I corsi continuano e Fos ha stretto un accordo con Proxima, ente di formazione per le imprese, per avviare, con il progetto Academy, il corso di formazione “Java Developer”, strutturato in 5 moduli, 384 ore di cui 256 in aula e 128 in stage. Gli studenti formati potranno trovare lavoro Fos e in altre aziende dell’hi itech genovese.
«L’idea – precisa Botte – è di chiedere alle famiglie una quota di partecipazione, che potrà essere sui 2.000 – 3.000 euro. Se il ragazzo supera il test finale viene ammesso a un tirocinio di quattro mesi pagato dall’azienda, al termine del quale la possibilità di assunzione è concreta. Stiamo cercando nuovi locali, quelli dell’azienda non bastano, e docenti, non facili da trovare in questo campo. Poi partiremo, è questione di poco tempo. E per il futuro – annuncia l’imprenditore – stiamo pensando a un progetto ancora più vasto, a una Accademia Italiana dell’Informatica che fornirà un ciclo di studi completo per tecnici informatici».