Una statistica da non sottovalutare, vista la quantità di posti letto a confronto con quelli “tradizionali” delle strutture ricettive come hotel e B&B.
Gli appartamenti ammobiliati a uso turistico (Aaut) sono 25 mila in liguria, 100 mila i posti letto. Tenendo conto che le strutture ricettive contano circa 150 mila posti, un censimento e una regolarizzazione del fenomeno, aiuta meglio a capire le dinamiche turistiche.
Dinamiche che, secondo l’analisi dei dati sugli Aaut, mostrano una tendenza per vacanze più brevi e maggiore attenzione alle soluzioni di ospitalità non tradizionali, come appunto gli appartamenti ammobiliati.
I dati definitivi sul flusso turistico in Liguria del mese di luglio (che verranno pubblicati domani in giornata sul sito ufficiale della Regione), quelli provvisori di agosto e le stime sulle presenze negli Aaut.
«La tendenza degli ultimi anni dice chiaramente che chi arriva sta meno giorni in media – commenta l’assessore al turismo Gianni Berrino – e sta cambiando un po’ le sue abitudini, esplorando le offerte di ospitalità a largo raggio. Gli alberghi sono ancora la spina dorsale dell’accoglienza turistica e vantano una tradizione e una professionalità senza paragoni, che merita la riconoscenza di tutto il territorio. Rileviamo, a fianco di questa conferma, un’attenzione sempre maggiore dei turisti all’offerta di appartamenti. È un dato di fatto e noi siamo quasi pronti a monitorare i nuovi flussi. Ogni 3 posti in alberghi, bed & breakfast, agriturismi e altre tipologie consolidate, corrispondono 2 posti negli Aaut che il dipartimento del turismo regionale, con grande impegno, sta censendo e regolarizzando da tempo. Non possiamo più limitarci a rilevare presenze e arrivi negli alberghi, se i turisti si stanno spostando anche su altre opportunità di soggiorno. A luglio avevamo ben 20.813 posti letto in più negli appartamenti rispetto all’anno scorso, e continuano ad aumentare. Se il proprietario di un appartamento segnala la sua attività alla Regione significa, come minimo, che riceve prenotazioni. Ipotizzando il riempimento solo per metà mese dei posti nuovi abbiamo un incremento che incide non poco sul bilancio delle presenze, ed è una stima molto prudenziale».
Berrino sottolinea il calo contenuto nelle strutture alberghiere ed extra alberghiere e un incremento costante negli appartamenti: «I turisti continuano ad arrivare, ma si fermano un po’ di meno». Berrino cita anche i big data relativi alla rilevazione del traffico fatta dagli operatori telefonici, che stimano un aumento di circa 46 mila sim collegate alla rete in Liguria tra luglio 2018 e luglio 2019.
La scommessa per i prossimi anni è tracciare sempre meglio le nuove forme di ospitalità, farle emergere e offrire così maggiori garanzie ai turisti che prenotano. Il percorso è tracciato e ad agosto è stata introdotta l’obbligatorietà dei codici Citra negli annunci pubblicitari e in particolare sulle piattaforme informatiche online: «Con il censimento degli appartamenti – spiega ancora Berrino – ci siamo messi in condizione di gestire un fenomeno che altrimenti sarebbe incontrollato. La legge è del 2014, ma il boom degli appartamenti c’è stato dal 2016 in poi. Ora stiamo lavorando con i comuni per calcolare i dati delle presenze negli Aaut attraverso l’imposta di soggiorno: non saranno dati completi perché in molti comuni la tassa viene pagata solo fino a un massimo di un certo numero di giorni, ma avremo numeri reali su cui ragionare. Siamo orgogliosi di questo lavoro, che non ha paragoni in tutte le altre regioni italiane. Siamo davanti a tutti sia nella puntualità della trasmissione dei dati all’Istat, sia nel censimento delle strutture».