Un nuovo varco nel Ponente genovese, che andrà a sommarsi agli attuali Etiopia e San Benigno. Un autoparco da 160 stalli, sempre in zona Ponente, e il nuovo ponte del Papa. Sono solo alcune delle 10 opere previste nel Programma straordinario degli investimenti urgenti del Porto di Genova che nei prossimi tre anni andranno a migliorare la viabilità portuale cittadina, fluidificando i traffici e risolvendo le criticità dell’attuale assetto, ulteriormente aggravato dopo il crollo di Ponte Morandi.
Le hanno illustrate questo pomeriggio Marco Rettighieri, responsabile del Programma straordinario di investimenti urgenti del Porto di Genova, e Marco Vaccari, responsabile unico del procedimento.
«Il porto di Genova è spesso visto come “fardello” a causa del traffico e dei rallentamenti che comporta nelle aree limitrofe della città – spiega Rettighieri – Mettendo mano alla viabilità portuale, un tema che finora è sempre stato affrontato solo parzialmente, puntiamo proprio a una fluidificazione del traffico e a una sua divisione ad hoc tra merci e passeggeri».
Previste complessivamente dieci opere. La principale è il nuovo varco di Ponente, che sorgerà a Cornigliano, nell’area in cui, al momento, vengono stoccati i conci per il nuovo viadotto sul Polcevera. «I varchi saliranno quindi a tre, con il traffico merci che si avvarrà soprattutto del nuovo ingresso a Ponente, sempre nell’ottica di alleggerire il flusso passeggeri». Nei pressi del nuovo varco sarà realizzato un autoparco per i mezzi pesanti, in grado di ospitare, secondo il progetto preliminare, 160 stalli. Il nuovo ponte del Papa (con sopraelevazione del varco di Ponte Etiopia), dal design moderno, andrà a sostituire l’attuale ponte provvisorio. Connesso alla sua realizzazione, l’intervento di dragaggio da 100 mila metri cubi di materiale alla foce del Polcevera.
Tra le altre opere contenute nel progetto preliminare, l’ammodernamento della sopraelevata portuale esistente, con adeguamento del nodo San Benigno-Etiopia, e il suo prolungamento, con un nuovo accesso a Ponente, in ingresso e in uscita. Previste anche la viabilità di collegamento San Benigno-Calata Bettolo, il completamento della via della Superba e la messa in sicurezza del viadotto di via Pionieri d’Italia, adeguamento che avverrà in due differenti fasi. Infine, il progetto prevede il consolidamento statico di Ponte dei Mille (Stazione Marittima), «tra i principali biglietti da visita della città», precisa Rettighieri. Un ampio intervento di viabilità sul quale, come ricorda Vaccari, «sono state svolte simulazioni di breve, medio e lungo periodo per verificarne le conseguenze sul traffico genovese».
Gli investimenti per gli interventi di viabilità stradale sono di 125 milioni di euro, risorse del governo destinate a Genova dopo il crollo del Morandi. 36 mesi da inizio anno, per quello che riguarda i tempi di realizzazione. «In questi tre anni non possiamo bloccare la città e il suo porto, per questo parzializzeremo la costruzione delle varie opere, soprattutto quelle principali − precisa Rettighieri − Finora stiamo seguendo il cronoprogramma e non abbiamo piani B: i tempi saranno questi».
Il progetto preliminare che darà un volto nuovo alla viabilità portuale genovese resta comunque aperto a nuovi contributi, ricorda il commissario: «siamo aperti al dialogo con tutti, purché gli eventuali contributi positivi riguardino migliorie tecniche, economiche e non incidano negativamente sugli altri terminalisti. Senza queste tre condizioni fondamentali, il progetto rimarrà questo».