«Al momento non esiste all’ordine del giorno alcun progetto, né trattativa, per privatizzare lo scalo aeroportuale di Genova». Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti chiarisce la situazione sul Cristoforo Colombo, dopo la notizia uscita sulla stampa locale di un interesse da parte di Atlantia a rilevare lo scalo genovese, confermata dallo stesso presidente dell’Autorità di sistema portuale del mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini.
La compagine societaria dell’Aeroporto di Genova è così composta: l’Autorità di sistema portuale del mar Ligure occidentale controlla la maggioranza delle quote (60%). Le restanti sono suddivise tra Camera di Commercio di Genova (25%) e Aeroporti di Roma (15%).
Atlantia, che controlla Aeroporti di Roma ed è nella cordata che rileverà la nuova Alitalia, è di fatto già presente nell’azionariato dello scalo genovese.
«L’impegno delle istituzioni locali – precisa Toti – Regione in testa, e degli azionisti pubblici, Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure occidentale e Camera di commercio, è di rilanciare lo scalo attraverso un dettagliato piano che sta dando straordinari risultati, come dimostrano i numeri record di voli e passeggeri di questa estate. Dopo due anni di continui incrementi di traffico ci si appresta ora ad avviare i lavori di ampliamento dell’infrastruttura, per garantirle anche in futuro nuovi spazi di crescita».
«Dunque, al momento – conclude Toti – gli accordi tra azionisti e istituzioni locali non prevedono alcun progetto di privatizzazione e il controllo dell’aerostazione è destinato a restare pubblico».
Sulla questione si è anche pronunciata la consigliera regionale M5S Alice Salvatore, che in una nota stampa afferma: «È incredibile che Atlantia Holding, che conosciamo purtroppo bene per il ponte Morandi, possa acquistare l’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova. Ricordo a Bucci e Toti che quella è la stessa società indagata per l’immane tragedia che ha colpito Genova e l’Italia tutta il 14 agosto 2018».