«Come nazione non possiamo buttare a mare la nostra forza. Dobbiamo avere coraggio e necessità di ritrovarla. Vogliamo giustizia. Se manca giustizia, uno Stato democratico non ha senso». Sono le parole di Egle Possetti, presidente del Comitato dei familiari delle vittime di ponte Morandi, intervenendo alla cerimonia di commemorazione della strage, nel giorno dell’anniversario del crollo.
«Stiamo sopravvivendo da un anno − dice Possetti − Vorremmo tornare a vivere ma è come scalare una montagna. Non possiamo più pensare di abbracciare quelle 43 persone e vedere il loro sorriso. Quanto accaduto è inaccettabile. Per la loro memoria dobbiamo accertare la verità».
«Come cittadini − sostiene la rappresentante dei familiari delle vittime − non possiamo accettare che eventi di questo genere possano accadere. Non possiamo restare inermi, chiediamo un segnale concreto affinché i cittadini possano sentirsi tutelati. I nostri rappresentanti devono gestire con la massima attenzione l’affidamento dei beni pubblici e, al contempo, dovrà essere potenziata la vigilanza. I beni demaniali sono
costruiti col sudore dei cittadini onesti e non possiamo permetterci che siano questi la causa della morte di persone innocenti».