Il tonfo della Borsa in Argentina e il proseguire delle tensioni politiche a Hong Kong spinge al ribasso le Borse europee. A Parigi il Cac cede lo 0,32% a 5.292,94 punti, a Londra l’Ftse 100 perde lo 0,16% a 7.215 punti, a Francoforte il Dax arretra dello 0,41% a 11.631 punti.
Anche Milano apre in rosso: il Ftse Mib ha avviato le contrattazioni con un calo dello 0,37% a quota 20.183 punti. L’All Share ha invece fatto segnare un -0,42% a 22.035 punti. Tokyo cede lo 1,11%.
A piazza Affari restano sotto pressione il settore cementiero con Buzzi Unicem, maglia nera del listino con un -2,3%. Cementir cede lo 0,67%. Vendite anche tra i bancari: Bper in ribasso del 1,97%, Ubi Banca dell’1,2%, Banco Bpm dello 0,89% e Unicredit dello 0,69%, più contenuto il calo di Intesa Sanpaolo (-0,35%). In controtendenza gli energetici e le utility: Snam in rialzo dello 0,14%, Terna dello 0,23%.
L’attesa sull’evolversi della crisi di governo italiana domina la pressione sullo spread Btp/Bund, che in avvio si riporta sotto i 230 punti base (229). Scende anche il rendimento del Btp decennale indicato all’1,68% nei primi minuti dall’apertura.
Prezzi del petrolio in calo sui mercati asiatici a causa delle previsioni di una domanda in rallentamento che hanno avuto la meglio sul fatto che i produttori si stiano organizzando per tagliare la produzione. Il Wti cede 28 centesimi (-0,51%) a 54,65 dollari al barile, il Brent 30 cent (-0,51%) a 58,27 dollari.
I cambi: apertura in leggero calo per l’euro sul dollaro sotto quota 1,12. La moneta unica passa di mano a 1,1197 e a 117,88 yen. Stabile, rispetto alla chiusura di ieri, il dollaro/yen a 105,31.